Quando indichi la Luna...

...gli stolti guardano il dito.

È un vecchio proverbio che sta a significare che non conta la tua artrite, l'unghia sporca o qualsiasi altro difetto di forma dello strumento recante il messaggio, che può essere imperfetto quanto si vuole.

Esempio: stai per attraversare una strada e un grosso camion è in rotta perfetta per farti a polpette; se uno dall'altro lato ti grida: "Fermati, coglione!" la più stupida delle risposte che puoi dare è: "Oh! Coglione a chi?!".

Splat.

Tornando al discorso della Luna, quindi, il punto non è il dito, il punto non è il linguaggio del messaggio: il punto è la Luna. Io qui dico quello che mi passa per la mente, lo faccio un po' come pensatore, un po' come comico, un po' come poeta, un po' come stronzo, un po' come scrittore di fiction. Sono politicamente scorretto con piena lucidità, sono sincero, non faccio giri di parole, se ti devo dare del coglione ti do del coglione. E allora? So che a qualcuno può bruciare il culo, ed è parte del gioco. Lo so, me ne sbatto e dovresti sbattertene anche tu, perché è meglio prenderti del coglione che finire sotto al camion; poi posso anche sbagliarmi, per carità, ho ripetuto fino alla nausea che se fossi Saggio starei zitto, lasciando finire ognuno sotto al proprio camion, ma il mio divertimento qui - e la potenziale utilità di questo mio gioco - è lo spargere idee, punti di vista, come se fossero spore che possono germinare sul terreno buono e portare dei frutti, magari, un giorno, altrove.

Quindi, quando indico, tu guarda la Luna!


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