Discesa dolce


Mi rimetto a scrivere così, in sordina. Quello che c'era da abbaiare ho abbaiato, nella piazza Social.

Ma vivo sul fondo come un pescegatto, e mi interessano di più le dimensioni alte perché da quello che succede visto da lassù si intuisce come butta poi quaggiù, c'è poco da fare.

Da lassù vedo la smilitarizzazione industriale del Paese di pari passo con la lenta agonia del welfare - tanto per citare due estremi cari alle campane politiche - e quindi aumento della disoccupazione, disoccupazione giovanile, tentativi di arrampicata estrema sul Moloch del Denaro che si ritira lentamente verso altri pascoli. Noi ci facciamo cogliere con le braghe calate: in sovranumero e preparatissimi alle sfide cartacee del Nuovo Millennio, siamo del tutto impreparati a gestire il prosciugarsi delle terre, ma la direzione è chiara: atrofia dei tessuti per la penisola, in particolare i centri industriali dell'epoca passata, Padania in primis, ahimè.

Non è che ci sia qualche genio del crimine dietro ad un fenomeno come questo, è la combinazione di tali e tanti fattori che non è nemmeno ipotizzabile che ci sia una regia unica dietro; per distrarti da questa visione te ne propongo una molto più naturalistica.

Quando guardi dalla montagna i paesi lungo una costa o attorno ad un lago ti rendi conto che la civilizzazione umana si presenta simile a quella di un corallo di terra, o al calcare. La prosperità di un'area è indicata dall'esuberanza delle formazioni urbane, e infatti in certe condizioni i coralli o le concrezioni che noi umani produciamo diventano immense cuspidi proiettate verso il Cielo.

Ma le dinamiche ambientali sono tali per cui nel tempo una zona che è stata prospera può non esserlo più, e viceversa. Nel nostro caso le variabili non sono ambientali in senso stretto ma sono più legate alla meccanica indipendente della nostra società quindi al Denaro, le Borse, gli investimenti, il Credito, la tassazione, i servizi pubblici, e così via. Questi stessi meccanismi - mischiati ad elementi storici e culturali - fanno sì che il polmone della società industriale che ci ha ispirato le metropoli dei decenni passati oggi si stia sgonfiando, e quindi queste zone andranno svuotandosi ed impoverendosi.

Episodi al cui estremo abbiamo l'esempio di Detroit.

Io, fedele alle mie direttive da Reality Surfer, mi dispongo in assetto aerodinamico: rotazione ad alta frequenza e bassa intensità di campo, effetto giroscopio, orientato nel senso del Flusso e incanalato in un Tubo verso il punto previsto.

Decrescita Zen.



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