Meccanismo di proiezione


Copio e Incollo - con pochissimo editing - il seguente articolo, prelevato da qui.




La proiezione è un fenomeno affascinante che difficilmente ci viene insegnato. È un trasferimento involontario del nostro comportamento inconscio sugli altri, in modo da farci credere che queste qualità in realtà appartengano ad altre persone. Quando siamo ansiosi riguardo alle nostre emozioni o ai lati inaccettabili della nostra personalità, per un meccanismo di difesa attribuiamo queste qualità agli oggetti esterni e agli altri. Se per esempio abbiamo scarsa tolleranza nei confronti dell'umiltà altrui, probabilmente è perché tendiamo ad attribuire loro il nostro stesso senso di inferiorità. 

Ovviamente c’è sempre un “gancio” che ci invita a compiere la proiezione, una particolare qualità imperfetta degli altri attiva alcuni aspetti del nostro io che rivendicano la nostra attenzione. Così qualunque cosa dell’io non riconosciamo come nostra viene proiettata sugli altri.

Tutti noi vediamo solo ciò che siamo.


"Le persone sono, nella loro interezza,
meno buone di come si immaginano o vorrebbero essere."


Se per esempio siamo a disagio con la nostra "poca umiltà" o meglio la neghiamo, attireremo persone poco umili nella nostra vita, sopprimeremo il nostro personale senso di dis-umiltà e sentenzieremo che gli altri sono poco umili. Dal momento che mentiamo a noi stessi riguardo ai nostri sentimenti più intimi, l’unico modo per ritrovarli è vederli negli altri: essi ci rimandano l’immagine riflessa delle nostre emozioni nascoste, e questo ci permette di riconoscerle e riappropriarcene.

Istintivamente ci ritraiamo dalle nostre proiezioni negative: è più facile esaminare ciò da cui siamo attratti piuttosto che guardare ciò che ci ripugna.

Se mi offendo della tua arroganza è perché non sto accettando la mia stessa arroganza. Si può trattare di un sentimento che senza accorgermene sto manifestando nella vita presente, oppure di arroganza che nego di poter manifestare nel futuro. Se la tua arroganza mi offende, devo rivolgere uno sguardo attento a tutte le aree della mia vita e devo pormi qualche domanda. Quando sono stato arrogante in passato? Mi sto comportando in modo arrogante nel presente? Potrei essere arrogante in futuro? Sarebbe certo arrogante da parte mia rispondere negativamente a tutte queste domande senza davvero esaminare me stesso o senza chiedere agli altri se abbiano mai visto in me atteggiamenti arroganti. L’atto di giudicare qualcun altro è arrogante, perciò ovviamente noi tutti siamo capaci di arroganza. 




Se abbraccio la mia stessa arroganza, quella altrui non mi potrà turbare: potrò notarla, ma non avrà alcun effetto su di me. È solo quando mentiamo a noi stessi o odiamo qualche aspetto del nostro io che riceviamo una scossa emozionale dal comportamento di qualcun altro.

Se non fosse per il fenomeno della proiezione, (l’ombra) potrebbe rimanere nascosta per tutta la vita perché alcuni di noi hanno seppellito questi tratti quando avevano tre o quattro anni. Se non possedessimo anche noi ciò che proiettiamo non potremmo riconoscerlo nemmeno negli altri. Un vecchio detto dice: “Si riconosce solo ciò che si conosce”.

Negli altri vediamo solo quello che ci piace o non ci piace di noi stessi.

Non possiamo vedere noi stessi: dobbiamo avere uno specchio per farlo. Voi siete il mio specchio e io sono il vostro.




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