Caro Dio




Caro Dio,

lo so che ti annoi nell'essere Tutto e Sempre, quindi adesso ti faccio uno scherzetto. Ti strappo un pezzetto, me lo mangio, lo processo un po' e poi lo spruzzo dentro una femmina della mia specie. Come risultato tu ti ritroverai incarnato in una piccola scimmia nuda e conoscerai la fame, il dolore e il terrore del buio. D'altra parte conoscerai anche la Grande Mammella, il piacere e la luce, luce che poi è il 50% di te, ma a quel punto non te ne ricorderai più così bene.

Da lì in avanti sarà un abituarti a questa nuova dimensione di limitatezza, perennemente in bilico tra estremi, ma quella limitatezza dei primi anni, quando ancora ti ricorderai abbastanza com'era essere Dio, sarà il meno: poi ci penserà la sQuola a scolpirti via altri pezzi per restringerti sempre di più e fare di te un italiano, un cristiano, un cittadino, un elettore, un consumatore, un contribuente. Ti riempiranno la testa di etichette mutualmente esclusive e ti infilerai in definizioni sempre più strette, imparerai che sei solo una controfigura destinata a reincarnare una particina nella recita vuota di ciò che è già stato. E sarà molto importante per tutti che tu ti stringa nella parte, vedrai.

Tra le altre cose scoprirai che sei per forza o maschio o femmina, altra limitazione forzata: qui tutto funziona così, a coppie di opposti. E scoprirai che tra i due mondi c'è quasi completa incomunicabilità, ma per fortuna uno domina sull'altro e così si aggira il problema. Scoprirai anche che la tua specie vede tutto in bianco o nero, quindi se ti capiterà di percepirti sfumato tra i due ti converrà fingerti completamente dove i tuoi genitali dicono che stai. Sai, le scimmie sono dispettose, cattive e terrorizzate, non sapendo che fare optano per distruggere tutto ciò che gli richiede quel neurone in più.




Scoprirai che in quanto scimmia che nega di essere scimmia puzzerai da schifo e quindi dovrai lavarti ogni giorno e controllare che il tuo pelo abbia un aspetto artefatto e innaturale. Per la stessa ragione dovrai sempre e comunque coprire il tuo corpo in modo che le altre scimmie non si ricordino di essere scimmie e non si facciano venire strani pensieri mentre pensano alle cose più serie, come pagare l'abbonamento alla Pay-TV o chiamare l'avvocato perché tuo padre non sta più versando gli alimenti per tenerti in vita: pensa alla sua, di vita, tu pensa che stronzo.

Scoprirai che ci sono delle scimmie che hanno il potere di digitare dei numerini su uno schermo e di far apparire dal nulla ciò che ti serve per ottenere un rifugio in questo pianeta sovraffollato, alla modica cifra del resto della tua vita in lavoro.

Tutto questo non basterà: anch'io avrò delle aspettative da te, mi aspetterò un grazie, e mi aspetterò che porti avanti la Missione, il Grande Viaggio, che tu faccia a tua volta a te stesso lo stesso scherzo che io ho fatto a me, o a te, che poi è lo stesso, e che moltiplichi la tua frammentazione in infinite particelle così insignificanti eppure così importanti per se stesse e per chi le ha causate.

Scoprirai che non riesci a controllare il mezzo che cavalchi, diviso tra un corpo sensitivo e sincero e una mente delirante e menzognera. Scoprirai che la limitatezza di questa condizione è come stare in una morsa sempre più stretta finché non esploderai nel ricordo improvviso del luogo da cui provieni e allora vorrai tornare, ma sarai anche conscio, a quel punto, che essere Dio e non esistere sono la stessa cosa e che ti serve essere così limitato per poterti accorgere di quant'è incommensurabile il non-essere.

Ti consolerà sapere che se anche non te lo faccio io, questo scherzetto, te lo farà qualcun altro, magari solo perché anche le mie amiche hanno un bambino, o qualche altra cazzata del genere. Poco importa: il motivo sarà inevitabilmente una cazzata, perché tutto quanto non ha senso già in partenza.

Ti piace il programmino? Bene, meglio per te, tanto non hai scelta, il mio Ego ha già deciso a tue spese e quindi preparati per il lancio:

3... via gli slip!
2... penetrazione!
1... "NON FERMARTI!"
Zero.




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