Accusa pubblica verso ignoti




Se io adesso scrivo su Facebook: "Ehi, tu, con la maglietta verde: sei proprio un cretino!", e ho 100 amici, forse l'interessato coglierà. Il problema è che magari altri 10 avranno la maglietta verde, e si sentiranno potenzialmente nel mirino, senza sapere perché.




Se domani aggiungo: "Quelli con il pizzetto che si credono Chissàchi! Buffoni!", forse raggiungerò chi ho in mente, ma magari ce ne sono altri 10 che hanno il pizzetto, e tutti si credono qualcuno, e quindi tutti si sentiranno potenzialmente chiamati in causa.

Se vado avanti per 6 mesi a fare questo tipo di eleganti exploit, avrò probabilmente colpito più volte ogni singolo amico con il dubbio che possa avercela con lui.

Risultato?




Facendo due conti:

  1. forse qualche volta hai colpito il vero bersaglio e hai guastato un rapporto;
  2. sicuramente non hai fatto la figura del Coraggioso Giustiziere ma piuttosto di quello che starnazza in piazza protetto da virtualità e vaghezza;
  3. probabilmente hai incrinato molti rapporti che non avevano problemi, instillando strani dubbi e pensieri;
  4. a quelli che capiscono i primi 3 punti sei apparso un cretino anche senza mai farli sentire nel mirino;
  5. a quelli che capiscono i primi 4 punti sei apparso insicuro e tormentato da un Ego pestifero e sadomasochistico.



In definitiva questa sembra proprio una pratica da evitare sempre: perché non ci fai una bella figura, perché immetti bruttura nel mondo, perché alla fine tu sei quello che ne riceve più danno. Piuttosto taci, e guarda il mondo con più compassione, dal momento che è solo questione di tempo prima che dei nostri orgogli e delle nostre starnazzate non resti che cenere.




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