Bauhaus (l'ultimo gradino)




Tempo fa ho trovato una splendida citazione di Leonardo da Vinci: "Simplicity is the ultimate sophistication".

Questo è quello che capita a chi d'abitudine cerca direttamente in inglese, perché ha capito che cercando in italiano trova in genere poca roba e muffa, di cattivo gusto e arretrata. La frase comunque si ritraduce in: "La semplicità è la massima sofisticazione".

Racconto questo perché voglio parlare dell'ultimo gradino prima del Silenzio della Saggezza, quel livello che precede di un solo passo il livello di cui nessuno saprà più nulla. Potremmo dire la soglia del Buco Nero, l'ultimo centimetro al di qua dell'Orizzonte degli Eventi.

E parlarne non è facile, perché non appare gran cosa, anzi appare stupido, ma di una stupidità speciale, favolosamente logica e semplice, come ci si dovrebbe aspettare dalla massima sofisticazione.




Ci arriveremo da tre direzioni diverse.

La prima è una frase di una canzone di Caparezza: "Tutto ciò che c'è, c'è già." che, dall'ottica di un artista-genio, significa banalmente che se copi qualcosa o qualcuno sei in ritardo e probabilmente ritardato, molto meglio fare qualcosa di nuovo o non fare niente del tutto. Frase potente, che, se escludiamo l'implicazione della dimensione Tempo dovuta alla parola già, già contiene il nostro punto.

La seconda direzione è una citazione spannometrica di Terence McKenna: "...sapete quando nei sogni avete la sensazione di aver capito Tutto, ma appena vi svegliate quella comprensione è svanita? Ecco, mi è successo settimana scorsa, ce l'avevo in una singola frase e per qualche miracolo sono riuscito ad afferrarla e portarla con me nella dimensione della veglia! Così sono balzato su nel letto e - siete pronti? - ho gridato: UNA CANZONE È UNA CANZONE!!! Ora, questo è il tipico caso di struttura X=X, che è senz'altro vero ma una di quelle verità per cui il Silenzio sarebbe un valido sostituto."

Visto? Già lui stesso cita il Silenzio nella stessa frase con la comprensione del Tutto.

La terza e ultima direzione da cui arriviamo è riportata in un noto libro di Paulo Coelho, l'Alchimista, ed è una frase attribuita alla saggezza delle popolazioni nomadi nord-sahariane, anzi è una sola parola: maktub, che significa così è scritto.

Così è scritto, se rimuoviamo la pennellata poetica della scrittura, si riduce a così è, che è ancora pienamente significante. Così è, X=X, la tautologia del mondo che è il mondo, di ciò che c'è così com'è. Chi dice che il mondo è complicato e pieno di problemi? Nient'affatto! Il mondo è semplicissimo, è lì, guardalo.




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X=X

E poi il Nulla.


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