Il problema del marketing spirituale




In sintesi: il fallimento funzionale dei "prodotti spirituali" deriva dal problema di dover far incontrare la domanda e l'offerta, e questo ha a che fare con la meccanica dei [Like]. È una cosa che vedo ripetersi alla nausea, quasi ovunque.




Le persone che rivolgono il proprio interesse alla dimensione spirituale in essenza stanno cercando la Luce, sono come falene che si agitano nella penombra o nell'oscurità di un qualche disagio generalizzato e vogliono liberarsi dall'angoscia di vivere, riuscire a sperimentare il lato buono dell'Esistenza. Per questa ragione scelgono le loro direzioni in base a ciò che gli piace perché suona luminoso, e ci si accalcano attorno come le falene dell'esempio.




Allora chi mette sul mercato dei prodotti spirituali tenta di intercettare questa domanda e così orienta tutto alla Luce, trascurando - se non ignorando del tutto - che la via per trovare la Luce è attraverso il tunnel dell'orrore, è esattamente nell'ultimo posto in cui vorresti andare a cercarla, esattamente al centro di ciò che non piace a nessuno: frugare negli organi interni dei propri demoni.

Per questo è così difficile per gli adepti ottenere lo scopo e, sempre per questo, è difficilissimo vendere loro un prodotto davvero funzionante, perché non è affatto invitante. Come gran parte delle cose più profonde della vita e dell'Universo, la via sta esattamente nell'opposto di dove appare ovvio, per cui ciò che accade è che, se offri una ricetta buona non la compra nessuno, se invece vendi paccottiglia sbarluccicante devi continuamente rimpiazzare il rotolo degli scontrini.


"Monetizza il tuo messaggio"


Quasi tutti nel settore ti mostrano dei dépliant di gioia, luce, vita, felicità, leggerezza e - già che ci siamo - successo e ricchezza. Vuoi che in questo modo il prodotto non vada via come il pane?


"Ricchezza e abbondanza"


Solo che non funziona: dopo un po' di tempo, se ti fermi a rifletterci, ti accorgi che sei finito nel perenne inseguimento di uno stato ideale che nessuno raggiunge mai veramente, ti sei solo arenato in un'aspirazione alla Luce, cristallizzata lì nel suo illusorio divenire, che è esattamente la situazione da cui eri partito e, in qualche caso fortunato, ti sei accorto che si tratta solo di paccottiglia. Fuffa. O truffa, che suona simile ma rende anche meglio.

Quello che nessuno ti dice mai, ad esempio, è che quando arrivi alla pace ti sei lasciato indietro quasi tutto ciò che prima ti sembrava così importante nella vita: il riconoscimento, l'approvazione, i beni, la forma mentis, l'illusione di avere in mano una Verità, il tuo amatissimo Ego. Non te lo dicono perché non ti piacerebbe, la via è troppo scomoda, ti richiede troppe rinunce e troppi cambiamenti: molto meglio qualcosa come una pastiglietta, che apparentemente trasforma tutto senza cambiarti in niente.


"Chi tu sei è la più estrema forma di marketing"


Il fatto è che ciò che ti deprime è il Sistema di Idee su cui è basata la tua visione del mondo e quindi di te stesso, con le sue conseguenze nell'organizzazione della tua vita. Uscire da questo stato di cose è una vera rivoluzione, e di quelle più difficili perché significa distruggere gran parte delle cose che pensi e che hai fatto, e non a chiacchiere. Si tratta di un processo psicologico/organizzativo equivalente alla trasformazione di una larva in adulto, con la dissoluzione di tutti i tessuti, il passaggio in uno stato di limbo indefinito e quindi un processo di ricostruzione.

Non è una cosa che avviene all'esterno di te - con ciò che fai e dici - ma all'interno. Può essere completamente invisibile dall'esterno, perché non ha niente a che fare con rituali, partecipazione a gruppi, simboli e loghi, esternazioni.

Quello che raramente ti fanno notare è che in 9 casi su 10 chi sfonda il muro e arriva dall'altra parte lo fa in conseguenza di un grosso trauma; molto raramente è un colpo di fulmine con l'Illuminazione, così come raramente ti fanno notare che l'Illuminazione non è una cosa fatta di belle frasi e di sorrisi da pubblicità, ma è il crollo di qualunque certezza ed attaccamento attraverso l'integrazione del Lato Oscuro.




Soprattutto, quella che sembra essere la ragione più importante, è che questi "condottieri della Luce" sono loro stessi dei cercatori perplessi (per non dire dei venditori), che anziché andare in giro con un bel punto interrogativo dipinto in faccia si improvvisano condottieri, esaltano gli animi con le parole più alate di cui sono capaci perché sanno che sono quelle che attirano le pecorelle, nella speranza che l'unione faccia la forza e che sia sufficiente apparire convinti per realizzare qualsiasi obiettivo.


"La verità è là fuori, ma anche le bugie."


Basta pensare che la pace emerge dall'armonizzazione degli opposti per capire che il solo fatto di puntare alla Luce è già di per sé l'approccio sbagliato: non arrivi alla Luce parlandone continuamente mentre censuri tutto ciò che è Oscuro. Questo è esattamente l'atteggiamento che creava i problemi di partenza ed è in essenza quello che fanno tutti, anche senza particolari tendenze spirituali.

Nel momento in cui accetti tutta l'Oscurità di te stesso e quindi del mondo sei profondamente cambiato ed è cambiato tutto ciò di cui ti illudevi. Sei diventato un'altra persona, che sa che la Luce sta là e che il suo contrario, il Buco Nero, sta là pure lui, entrambi inamovibili, entrambi eterni, due facce della stessa medaglia, mentre al loro cospetto tutto il ciclo della vita e lo show dell'Esistenza continuano a ripetersi, come David Bowie ci ha spiegato molto bene in BlackStar.




Per andare in quella direzione di equilibrio il primo passo è integrare tutto ciò che è oscuro, cioè rinunciare a rifiutarlo, il che è l'opposto di ciò che verrebbe spontaneo perché è la direzione opposta alla Luce, dritto nel cuore del Buio.

Se l'hai fatto, guardando il video qui sopra non ne sei disturbato ma al contrario affascinato; ho letto molti commenti ed articoli su questo video, e tutti mantengono una rispettosa distanza evidenziandone la vena dark e disturbante, nessuno mostra di averne colto il messaggio che invece, alla luce di quello che sto dicendo, dovrebbe risultare chiarissimo. La spiegazione ai miei occhi è semplice: la maggior parte delle persone - e dei giornalisti - sono falene che si affollano attorno alle lampadine. La BlackStar di Bowie è quello che io chiamo Omega Point: contemporaneamente una Luce e un Buco Nero.

La falena illuminata è quella che se ne sta dove sta, e guarda le altre affollarsi attorno alla lampadina.


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