Traduco questo articolo apparso su higherperspectives . Il Buddismo è una delle religioni meno comprese [anche perché non è propriamente una religione, ndt ], non a causa di disinteresse ma per disinformazione. Le barzellette buddiste quindi aiutano a comprenderlo meglio. Eccone alcune: 1. Il Maestro dice all'allievo: « Comprendi che non esisti realmente? » L'allievo risponde: « A chi lo stai chiedendo? » 2. Uno studente Zen chiede al Maestro: « Va bene usare le email? » « Sì » risponde il Maestro, « ma senza allegati. *» * gioco di parole intraducibile: allegati in inglese si dice come attaccamenti . 3. Qualcuno mandò al Buddha una confezione regalo. Buddha la aprì e scoprì che era vuota. « Aha! » disse, « Proprio quello che desideravo: niente! »
La principale causa di divorzio è il matrimonio . Sembra una battuta stupida, basata su un'ovvietà (come: la principale causa di morte è la nascita ), ma se osservata bene contiene livelli più profondi di analisi e di verità: non significa che non puoi divorziare se non ti sposi ; significa che il fatto di legarsi ad un'altra persona codificando degli obblighi d'amore è ciò che può danneggiare e distruggere la relazione . È bene ricordare che noi tutti esercitiamo una Repulsione verso chiunque altro, per escluderlo dal nostro spazio: dove esisto [io] non può esistere nessun altro, e al crescere della vicinanza cresce il disagio e potenzialmente la possibilità dell'aggressione difensiva. Per capirci bene, immagina di salire in treno e metterti a sedere su un sedile dove già è seduto qualcun altro: sperimenterai la sua Repulsione. Ovvio, no? Quando entra in gioco l'Attrazione, quindi, ciò che facciamo è abbassare le difese per permettere all'
"Dominare gli altri è forza. Dominare te stesso è vero potere." Traduco questo articolo apparso su SpiritScience : Lao Tzu scrisse nel Tao Te Ching: " Il Tao che può essere pronunciato non è l'eterno Tao. Il nome che può essere detto non è il nome eterno: l'innominabile è l'eterna realtà. Dare nomi è l'origine di tutti i particolarismi. " Questa frase è rappresentativa della potenza e della saggezza che questo grande maestro ha passato ai secoli seguenti. Ci sono molte lezioni in questo libro, ma quelle che seguono sono 21 delle nostre preferite. Potresti scoprire che possono trasformare la tua vita come pillole di saggezza!
Fare di necessità virtù è una delle frasi che porterei sull'Arca. Il prodotto del magnetismo a tre fra indipendenza, adattamento e intento. A ben pensarci, cominciare a raccogliere in cesti le cose da salvare da un eventuale Diluvio sembra una buona idea: mappare una Bibbia personale hardwired (intrecciata) con l'esperienza. Se fossi un markettaro la farei in inglish e sarebbe figa quasi a livello di Depeche: Subjective Hardwired Bible (SHB) Un bell'oggettino da manipolare come anti-stress.
...a odor del vero anche l'uccello ha odor di pesce, ma qui rischiamo di far confusione con tutti questi animali. Potremmo generalizzare dicendo che i genitali umani - con tutto ciò che gli è annesso e connesso - hanno questa strana tendenza a profumare di granchio morto sulla scogliera; ma come può essere? Che senso ha? Se chiedessimo a qualche pedante scienziato, forse ci racconterebbe di molecole, batteri e reazioni chimiche che più o meno per caso creano questa coincidenza. Ma noi sappiamo che atomi e molecole non esistono davvero, sono solo il modo in cui abbiamo creato i nostri modelli per descrivere come la materia tende a comportarsi. Nessuno ha mai visto una molecola, però l'aroma di pescheria genitale è una realtà di esperienza diretta e comune. Un primo indizio è il fatto che attorno ai genitali accadono altre cose strane, come la crescita di peli chiaramente diversi dal resto della nostra peluria; sono peli primati, ancestrali, simili a quelli
Pubblicato in origine 5 ott 2015 Io non investirei nemmeno 1 centesimo sul futuro della teoria del Big Bang, ma stando ad essa il Big Bang è una sfera tutta attorno a noi alla distanza presunta di 46 miliardi di anni-luce. Questo significa che puntando un telescopio nello spazio profondo vediamo le stelle più vicine, a pochi anni-luce, poi altre galassie a milioni o miliardi di anni-luce, e in teoria in fondo a tutto il Big Bang. Dato che la luce impiega tempo per attraversare le distanze, più un oggetto è lontano più ciò che osserviamo è vecchio: vediamo il Sole come era 8 minuti fa, una stella a 10 anni-luce come era 10 anni fa, una galassia ad un miliardo di anni-luce come era un miliardo di anni fa e per questo meccanismo, a 13,7 miliardi di anni-luce, dovremmo vedere il Big Bang. Il problema è che più un oggetto è lontano, più la sua luce ci arriva stiracchiata, cioè abbassata di frequenza (fenomeno chiamato red-shift ), e ci sono diverse possibili spiegazioni per
Ranjan è seduto sulla sua roccia di guardia al suo gregge di capre; inspira ed espira l'aria leggera e cristallina della montagna digerendo la cena a base di riso e lenticchie speziate. Sopra la sua testa migliaia di stelle brillano nitide sullo sfondo nero profondo dei cieli d'alta montagna. Ranjan, come suo padre prima di lui, conosce a memoria quella mappa di luci nel cielo, le ha osservate per un numero incalcolabile di notti riconoscendo forme e dimenticandole in cambio di altre, e conosce a memoria il modo in cui ruotano lentamente sfilando dietro le vette delle montagne più a Nord, tanto che sa perfettamente che momento sia della notte; non saprebbe esprimerlo numericamente come orario, ma non ne ha alcun bisogno: per lui non c'è mai stato altro orologio che il cielo ed è un orologio più preciso di quanto gli serva; Ranjan è collegato , il cielo gli dice il momento, il cielo è il momento, anzi lui con i suoi animali sotto il cielo in quella posizione,
La prima versione italiana di un saggio classico di Peter Wessel Zapffe, pubblicato originariamente il 9 gennaio 1933. Tradotto dal norvegese da Gisle R. Tangenes, e poi dall’inglese all’italiano da me e Google. Scarica il .pdf I Una notte in tempi lontani, l'uomo si svegliò e vide se stesso . Vide che era nudo sotto il cosmo, senzatetto nel suo stesso corpo. Ogni cosa si dissolse sotto il suo pensiero analitico, meraviglia dopo meraviglia, orrore dopo orrore si dispiegavano nella sua mente. Poi anche la donna si svegliò e disse che era ora di andare a cacciare. Egli prese il suo arco e la sua freccia, frutti del matrimonio tra spirito e mano, e andò fuori sotto le stelle. Ma mentre le bestie arrivavano al laghetto dove lui sapeva che erano abituali, non sentiva più lo spirito della tigre cacciatrice nel suo sangue, ma un grande inno alla fratellanza nella sofferenza tra tutto ciò che vive. Quel giorno non tornò con la preda, e quando lo trovarono
Ho appena letto un articoletto intitolato all'incirca come questo, ma era sgrammaticato e di certo non scritto da un soggetto appartenente alla categoria, infatti, più che altro, evidenziava come questi presunti geniacci sbaglino tutto, il che suona strano, no? Se sono così avanti , come possono commettere tanti errori che gli altri meno dotati invece aggirano? Così mi è venuta voglia di trattare lo stesso argomento per compensare l'esistenza di quell'articolo, con la doverosa precisazione che io non so che cosa pensino le persone più intelligenti, ma so che cosa penso io, quindi parlerò di quello. Per quel che mi sembra, le persone più intelligenti non funzionano ad etichette : siccome sanno quanto è pericoloso auto-collocarsi nelle scatolette delle parole, non si definiscono . Sanno che le parole definiscono ai tuoi occhi e a quelli degli altri ciò che puoi/devi o non puoi/devi fare. Non sono né single , né impegnati , né fidanzati , né niente. Son
Nel tentare di decodificare che cosa sia il mondo uno dei punti cardine è capire quanto c'è di mio e quanto c'è di suo. Diciamo che esiste un asse, la solita polarità tra due estremi, dove ad un estremo c'è il mondo che mi si pone così com'è, e all'altro ci sono io. Il mondo è ciò che appare » Potremmo dire che è la visione socio-culturale ufficiale, sana di mente e scientifico-razionalista. Presuppone che il mondo esista universalmente e che sia fatto di particelle di energia di cui sono fatto anch'io e il fatto che io sia qui a guardarlo e a ragionarci è puramente accidentale. Io sono il centro del mondo » L'unica cosa di cui sono veramente certo è che io esisto, tutto il resto è la mia interpretazione dei segnali che arrivano alla mia mente e potrebbero essere fallaci; forse sto immaginando tutto; forse ho il potere totale sul mondo apparente là fuori solo che non lo so o non ci credo abbastanza. Sintesi in equilibrio » nell'irri