Raramente fatale
È di questi giorni la notizia di un ragazzo morto per una pastiglietta psicoattiva in discoteca. Clamore, bacchettoni che filosofeggiano, divieti, chiusure di attività, restrizionismi e proibizionismi: la fiera degli imbecilli.
L'ultimo vaccino antinfluenzale strombazzato dai media e venduto da tutte le farmacie d'Italia a uomini, donne e bambini è stato ritirato in seguito ad una raffica di decessi (vedi ilSole24ore). Ops! Scusate! Seguono poi le smentite: noi? Assassini per soldi? Ma scherziamo! Noi vi vogliamo bene!
Ma il vaccino è l'ultimo di un'interminabile sfilza di medicinali ritirati dal mercato perché fatali, cancerogeni, che provocano deformità nei feti a distanza di 10 anni, perché provocano autismo nei bambini, un'altra lista infinita. In molti farmaci di uso comune, nel bugiardino - un nome che è tutto un programma - è chiaramente indicata una cosa ben nota: siamo tutti diversi, e c'è sempre qualcuno, magari uno su 10.000, per cui la tal sostanza è una sentenza di morte. Quindi? Pazienza, fa parte del business, l'importante è scriverlo nel bugiardino così come scrivere con precisione che non è che quella sostanza ti cura o ti guarisce, ma può essere d'aiuto nelle riduzione dei sintomi di... può essere, non si sa, forse. E può anche essere fatale, dipende da quanto sei sfigato.
In altre parole noi immettiamo nel mercato e diamo a chiunque delle sostanze chimiche mai viste prima in Natura che non si sa che effetto potrebbero avere sull'intera popolazione di chi le assume; di certo non sono fatali per chiunque all'istante, a questo servono i test, ma per qualcuno particolarmente sfigato è probabile di sì, e quindi lo scriviamo nel bugiardino e così ci mettiamo la coscienza a posto.
La verità che nessuno ti dirà mai è che rischi molto di più quando prendi una pastiglietta dal farmacista che quando ti fumi una canna stile Bob Marley, e la ragione è che mentre la canapa - o Marijuana - è stata utilizzata dall'Umanità per millenni senza problemi ed anzi con evidenti benefici, tanto che ora sta diventando un farmaco, la molecolina nuova di pacca sviluppata e brevettata dall'industria farmaceutica è un salto nel buio: magari muori, magari muori tra 10 anni, magari avrai figli deformi, magari ti verrà il cancro e lo scoprirai tra 3 anni.
Parlando invece di sostanze psicoattive che non ci fanno paura, lo stesso giovane poteva bersi una distilleria, spaccandosi il fegato, andando in coma etilico e morendo ma per quello nessun problema finché non ti metti al volante, anzi, un bicchiere di vino al giorno fa bene e la pausa caffé, che è uno stimolante della stessa categoria di cocaina ed anfetamine, due volte più tossico di molti alluginogeni, è garantita addirittura nei contratti di lavoro perché altrimenti le ultime 3 ore in catena di (s)montaggio sono decisamente improduttive.
E dei morti sulle strade vogliamo parlare? 5000 morti ogni anno solo in Italia? Perché non vietiamo le automobili allora?