Lingua biforcuta






Mango.

Vedi che ha due facce? Non il mango, il linguaggio.

Prima di dire mango non avevo nulla, e dal nulla è uscito un mango. Però nel momento in cui tu hai iniziato a leggere c'era infinita possibilità, finché ad un tratto la parola mango ha tagliato in due l'abbagliante qualsiasi-cosa, e dallo squarcio è uscito un mango.

Ogni parola da un lato illumina, perché fa apparire cose dal nulla, ma dall'altro oscura e nasconde, perché tutto ciò che diviene reale dicendolo, fa sparire le infinite possibilità che c'erano prima.

Il mango che appare viene sottratto all'infinita possibilità, ed appare, cancellando l'infinita possibilità.

Infatti, ripensandoci, potevo scegliere una parola migliore di mango per partire, ma l'ho fatto, e ormai è così. Se non avessi scritto nulla adesso potrei ancora ripartire meglio, ma magari non sarei arrivato qui affatto, e ciò sarebbe stato un bene o un male? Dipende da qual è il Fine. E qual è?

Mostrarti che il linguaggio ha due facce: creativa e sottrattiva:

- creativa: dal nulla uno.
- sottrattiva: dall'infinito uno.

Nulla e infinito sono la stessa cosa. Capito quello, poi è tutta discesa verso la magia...

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