Come mettere all'angolo un terrapiattista
Un amico mi manda un video sulla teoria della Terra piatta, e mi chiede che cosa ne penso. Avendo già incontrato il problema, so che cosa rispondergli, ma la questione con le sue implicazioni merita un minuto di attenzione.
In giro per il Web l'uso è spesso di deridersi ed insultarsi senza troppi complimenti, che è il modo in cui i terrapiattisti di un tempo affrontarono Cristoforo Colombo con le sue assurde teorie terraglobaliste: questa modalità non è dimostrazione di intelligenza, ma soprattutto non è dimostrazione.
Si dice - a ragione - che quando si parte con gli insulti è perché si sono esauriti gli argomenti, e questo è esattamente il problema che molti hanno nell'affrontare il terrapiattismo: hanno posizioni terraglobaliste di fede, dalla loro parte hanno solo le foto della NASA scaricate da Google, ma quando il terrapiattista ti risponde che le foto sono photoshoppate e che sei un credulone, ti restano solo due possibilità: o hai idea di come dimostrargli il terraglobalismo in modo inoppugnabile, oppure devi passare agli schiaffoni. E se scegli subito la seconda sei degno del MedioEvo anche se hai ragione.
Quindi imposterei il problema in questo modo:
Come dimostri ad un terrapiattista che ha torto
anche se siete solo voi due,
nel deserto e senza smartphone?
Se ti prendi 5 minuti e provi a pensarci, ti accorgerai che il problema non è banale come sembra a prima vista, e questo si collega al discorso [Realtà = consenso]. Quando non puoi più contare sul consenso e devi entrare nel merito delle questioni, ti accorgi di quante cose dai per scontate solo perché è ciò che pensano tutti (o molti). Dopotutto, se per millenni c'è stata gente che ha dato per scontato che la Terra fosse piatta c'è una ragione, ed è che sembra piatta quando ci cammini sopra. Mia nonna - quella che mi ha installato mio malgrado il PadreNostro™ - non si capacitava che la gente dall'altra parte del pianeta potesse non cadere giù, oltre a credere ad Adamo&Eva che, nel giardino dell'Eden, tra una scopata e l'altra si intrattenevano disseppellendo ossa di dinosauri.
Una cosa va messa ben a fuoco: i terrapiattisti spesso vogliono solo tornare a prendere alla lettera le Sacre Scritture, per questa ragione può essere molto difficile penetrare la loro convinzione attraverso le sole prove, dimostrazione empirica e logica, perché in effetti a loro non interessa tanto che la Terra sia piatta, ma più che altro che le Scritture siano la Verità. Questa può essere una resistenza molto dura da abbattere, e in questo caso davvero pare non restare che il piano B - gli schiaffoni, che a questo punto sarebbero per il loro bene, per farli riprendere, e sono comunque meglio degli psicofarmaci.
Oppure una dimostrazione solida, lampante, evidente anche per l'ultimo dei grulli, che non richiede strumenti di precisione, 11/10 di vista o equazioni di terzo grado carpiate.
Oppure una dimostrazione solida, lampante, evidente anche per l'ultimo dei grulli, che non richiede strumenti di precisione, 11/10 di vista o equazioni di terzo grado carpiate.
Quindi ecco il metodo. È funzionale sul modello terrapiattista mostrato nella prima immagine, quello che vede la Terra come un disco piatto su cui girano Sole e Luna sempre alla stessa altezza, e che - mi pare di capire - è il modello mainstream nel terrapiattismo di oggi: è un po' come affondargli la portaerei. Più che dimostrare la sfericità della Terra, questo metodo smonta il loro modello, ma per il momento questo abbiamo*. Il vantaggio è che non necessita di strumenti né di grandi conoscenze scientifiche.
Nel deserto col tuo amico terrapiattista devi annunciargli che al tramonto capirà di sbagliarsi, e nel tempo dell'attesa gli spiegherai che cosa dovrebbe aspettarsi secondo la sua teoria: il Sole dovrebbe descrivere una curva verso destra avvicinandosi all'orizzonte, rimpicciolendosi mano a mano che si allontana lungo la sua rotta circolare, verso le altre zone della Terra piatta:
Per il momento non gli dirai che nel suo modello il Sole dovrebbe restare comunque visibile, per quanto rimpicciolito dalla distanza, proprio un filo sopra l'orizzonte anche quando si trovasse dall'altra parte del mondo. Magari per questo ha una confutazione, quindi sorvola.
A questo punto non ti resta che attendere romanticamente insieme a lui il momento del tramonto, quando vedrà che non solo il Sole non si rimpicciolisce, ma pare anzi ingrandirsi, e non descrive la curva che sarebbe da aspettarsi, ma cola a picco sull'orizzonte secondo la rotta precedente, e alla fine il colpo di grazia: il Sole sparisce sotto l'orizzonte un pezzo alla volta, proprio come se la Terra fosse sferica!
Magari tieni a portata dei Kleenex.