Perché la sinistra non si riprenderà a breve
Dato che questo tema ritorna ossessivamente e sono stufo di leggerlo, lo spiego qui, così la finiamo.
Ci sono due categorie di ragioni per cui la Sinistra non può in alcun modo riprendersi in questo momento, una strutturale, l'altra storica.
La ragione strutturale è che qualsiasi Stato consiste in una piramide gerarchica di sistemi e competenze - immersi in una cultura - che fa capo ad un territorio ben preciso, la sua giurisdizione. Ogni struttura di potere tende alla tirannia e a schiacciare ciò che (chi) sta alla sua base, per questo esistono due polarità politiche: Destra e Sinistra.
Ma saremmo più precisi se le chiamassimo Sopra e Sotto:
Ma saremmo più precisi se le chiamassimo Sopra e Sotto:
Tradizionalmente la Destra rappresenta la gerarchia e la tradizione, la Sinistra la base che rischia di essere schiacciata e chiede cambiamenti. Sono i due poli che, stando in equilibrio tra loro, in eterna tensione, e alternandosi alle leve del comando, garantiscono che la gerarchia funzioni senza diventare tirannica e senza schiacciare la base.
Questo rende evidente che, mentre la Destra ha un punto di aggregazione, un oggetto di interesse, che è l'integrità della struttura dello Stato e della tradizione, la Sinistra non ne ha uno: la sua essenza è contrasto allo strapotere della gerarchia e difesa degli interessi della base, e li ottiene con un generico atteggiamento dissolutore verso la gerarchia, contrastandone la tendenza ordinatrice, accentratrice e monadica.
Ma la Sinistra non ha un vero obiettivo come oggetto raggiungibile, più che un progetto ha uno spettro di sentimenti e atteggiamenti, che va dall'idealismo, all'utopia e fino al delirio isterico, ed è per questo che spesso, quando riesce a portare veramente alle estreme conseguenze i suoi intenti, produce solo fame e distruzione: non è una forza di costruzione, è una forza di contrasto.
Ma la Sinistra non ha un vero obiettivo come oggetto raggiungibile, più che un progetto ha uno spettro di sentimenti e atteggiamenti, che va dall'idealismo, all'utopia e fino al delirio isterico, ed è per questo che spesso, quando riesce a portare veramente alle estreme conseguenze i suoi intenti, produce solo fame e distruzione: non è una forza di costruzione, è una forza di contrasto.
C'è sempre una ragione per le cose.
L'abbiamo visto e lo vediamo: i discorsi dei politici di Sinistra non ruotano quasi mai attorno a idee concrete e progetti precisi, sistemici e funzionali; ruotano per lo più sulle loro tensioni interne e su analisi ed aspirazioni astratte, sia sugli eventi che sulle azioni da intraprendere. Il loro problema è che, al di là delle belle parole, bisogna confrontarsi con i fatti, e l'unica cosa che esiste davvero è il mondo reale, con la sua attuale gerarchia di potere; al di fuori c'è il caos.
La sopravvivenza dell'entità-Stato è fatta anche di Resistenza alle forze della Natura, del Caos, cioè qualsiasi cosa dai terremoti alle altre entità politiche vicine, che possono anche essere rivali, ostili, indisciplinate, negligenti e menefreghiste a vario grado, cioè richiedono anche d'imporsi.
La sopravvivenza dell'entità-Stato è fatta anche di Resistenza alle forze della Natura, del Caos, cioè qualsiasi cosa dai terremoti alle altre entità politiche vicine, che possono anche essere rivali, ostili, indisciplinate, negligenti e menefreghiste a vario grado, cioè richiedono anche d'imporsi.
Compresa quindi la logica strutturale dei due ruoli in politica, è chiaro che in un qualsiasi momento storico in cui lo Stato è debole e secondo gli elettori non riesce più ad adempiere efficacemente alle proprie funzioni (legalità, sicurezza, giustizia, difesa, benessere, etc.) è il momento della Destra, perché lo spauracchio è la dissoluzione, il caos.
Viceversa quando si viaggia verso la Tirannia, naturalmente, è il momento della Sinistra; ma non è il caso del 2018.
Le ragioni storiche del declino della Sinistra, quindi, nell'Italia e nell'Europa del 2018, sono evidenti a tutti.
Anche lasciando da parte le scelte del passato che non si sono rivelate poi così brillanti, dall'Euro all'Unione Europea, la sinistra negli ultimi anni ha tradito il proprio ruolo, creando l'illusione dell'ingresso in un nuovo paradigma, [Élite vs Popolo] attraverso un superamento del vecchio [Destra vs Sinistra], ma alla luce di quanto detto sopra si vede che non cambia granché tra le due definizioni:
Dicono la stessa cosa, il fatto è che si sono rovesciati i ruoli.
La Sinistra, storicamente populista, dà dei populisti agli altri. Con sommo disprezzo.
Il vero problema è il tradimento che la Sinistra ha perpetrato a chi la sosteneva, aprendo così la strada ad una nuova formazione (gialla?) che deve sostituirla nelle funzioni che ha abbandonato, mentre la Destra tenta di ripristinare l'ordine e le funzioni dello Stato che la Sinistra stava dissolvendo, adeguandosi supinamente a diktat stranieri - punitivi per la base della società e per il paese in generale - governando anche in stato di eccezione costituzionale e democratica, dissolvendo i confini, disarmando le forze dell'ordine, e chi più ne ha ne metta.
Però il Matrimonio Gay e le femministe.
Perfino gli italiani - popolo tradizionalmente anarco-menefreghista - ne hanno viste abbastanza. Ce ne vorrà di tempo, adesso.
Discorso chiuso.