"Voi siete gli ultimi."

Il Complotto degli
ILLUMINATI
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Qualunque cosa diciamo è il frutto della nostra esperienza elaborata e portata a sistema; la mia attuale posizione estinzionista - o anti-natalista a seconda dei gusti - ha sicuramente le sue radici nella mia esperienza, così come le mie osservazioni sulla meccanica degli automatismi che guidano le nostre scelte ed azioni finché non impariamo ad essere presenti a noi stessi e a osservare i nostri comportamenti mentre avvengono.




Così oggi so - perché ci sono passato - come siano subdoli gli influssi dell'imitazione inconsapevole degli altri attorno e della Programmazione Culturale che mi ha guidato, come un pilota automatico, fino ad un certo punto della vita mentre dall'interno mi vedevo fare le cose che facevo come se non ne avessi il controllo. Per questo oggi dico che è stata una grande fortuna essermi fermato in tempo prima di fare il danno maggiore, cioè propagare il problema in una nuova vita umana, e direi che è stato fortunato/a anche il/la non-nato/a, non fosse che non si tratta di un qualcuno ma di un non-qualcuno, quindi un nessuno, e nessuno per definizione non è alcuna cosa, quindi non ha né fortuna né sfortuna. Non è, quindi nessun problema si pone.




Ma avrebbe potuto andarci peggio, e in quel caso nessuno sarebbe stato qualcuno quindi saremmo state diverse persone ad avere un problema, e mi sono chiesto che cosa avrei potuto fare a quel punto. Il senso di scrivere un post come questo è che ci potrebbe essere qualcuno là fuori a cui è andata meno bene che a me e che ora si chiede che cosa può fare, quindi questo è quello che farei io.




Direi ai miei figli l'esatto contrario di ciò che vorrebbero le Banche, lo Stato e la Chiesa, gli direi: "voi siete gli ultimi", fin da bambini, in modo che comincino a formarsi attorno a questo nocciolo che è utile a loro, anziché attorno al suo contrario che fa gioco ai creatori di problemi. Li crescerei alla luce dell'idea che tutto ciò che è venuto prima è servito per arrivare alla loro esistenza, che hanno per vedere che cosa c'è da vedere prima di porre termine alla deriva umana rispetto al flusso di ordine e bellezza universale, e che quindi devono pensare ed organizzarsi in questo senso.




È chiaro che nel corso degli eventi successivi correrebbero rischi di errore e avrebbero la possibilità di rimodulare questa programmazione a loro scelta secondo le loro esperienze, ma a quel punto le loro scelte sarebbero decisamente più consapevoli e non il frutto di cieco automatismo, e tanto a me basterebbe.




Naturalmente li corazzerei spiegandogli come funziona là fuori e quali insidie si nascondono nella nebbia linguistica in cui la grande maggioranza delle persone naviga, senza sapere di essere portata al pascolo da altra gente ancora, che decide per loro quale erba debbano voler mangiare, così che non siano troppo facilmente stortati all'adeguamento incosciente ai percorsi del Gregge, specie nel caso in cui si trovassero alle prese con un individuo dell'altro sesso, di quelli che hanno le idee chiarissime fin da quando son nati.





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