La vita è merdavigliosa
"La vita è merdavigliosa" era una scritta in blu su un muro a Milano, l'ho vista passando e non ho fatto in tempo a fotografarla. Questo è un ottimo esempio di ciò che puoi produrre quando sei un pendolare dell'Omega.
La vita è merda, o il mondo è una merda è quello che dici quando sei deluso, amareggiato, incazzato, depresso, e di certo hai visto o vissuto cose che ti hanno spinto a pronunciare quelle parole.
La vita è meravigliosa è quello che dici quando sei su di giri, felice, entusiasta, perché è successo o hai visto qualcosa che ti ha illuminato e in qualche modo l'hai assolutizzato, come se ci fosse un movimento verso quella Luce, una trasformazione in atto verso la Perfezione.
E, al di là di chi sceglie di adottare una delle due frasi come motto riassuntivo di Tutto, il Punto di Equilibrio sta in mezzo, dove sai che la vita e il mondo sono entrambe le cose insieme, e tu abbracci entrambe, sei dove la somma di Tutto è Zero e la Saggezza tace.
"Il mondo è pieno di paradossi e la vita è piena di opposti. L'arte è abbracciare gli opposti, accomodare i paradossi e vivere con un sorriso." |
Essendo quel punto il Grigio50, il Silenzio e il Nulla, dovresti passare davanti al muro bianco della metropoli padana lasciando esattamente quel non-messaggio, cioè sto passando di qui e vado da quella parte. Ma se sei un artista, e vuoi comunicare lo stesso pur essendo conscio dell'Omega, crei una cosa mai vista. Ti fermi, estrai la bomboletta di vernice blu, la agiti furiosamente per qualche istante, con il rintoccare metallico della pallina d'acciaio all'interno che sbatte sopra e sotto, e poi inizi a tracciare il tuo messaggio che migliaia di occhi vedranno:
LA VITA È MERDAVIGLIOSA
Fai un'affermazione che equivale al Silenzio ma non è il Silenzio, dici qualcosa che è qualcosa, indiscutibilmente ha un significato ma è un significato che spiazza perché è un matrimonio di opposti, e di conseguenza equivale al Nulla. È un cortocircuito, una frase che punta all'Omega, che invita alla rottura del dualismo, all'integrazione degli opposti, all'onestà, alla disillusione e al tempo stesso, essendo piuttosto che non-essere, essendo un messaggio piuttosto che un muro bianco, essendo caos che imbratta l'ordine, è anche una celebrazione dell'Esistenza, e la celebra dicendo che è merdavigliosa.
Spettacolare.
"La risoluzione del conflitto in se stessi è come l'unione degli opposti nell'arte." |
Qui nel Gregge ho lasciato più volte pendere la domanda Ne vale la pena? e non ho mai risposto alla domanda perché io stesso non ho la risposta. Sembra che ce l'abbia perché faccio l'Estinzionista, ma il mio è un lavoro, non un credo. Io faccio quello che nessuno vuole fare, io ti metto di fronte alla domanda e gioco la parte di quello che risponde NO. A quel punto sei costretto a pensarci, e allora puoi scoprire quanto è profonda la tana del Bianconiglio, che cosa potrebbe esserci dietro lo Specchio.
Nell'esercizio di provare a rispondere mi ritrovo a pensare alle bellezze della Natura, dal grandissimo dell'Universo al piccolissimo delle piante e degli insetti, e tutto questo va nella colonna PRO. Lì diventa evidente che il mondo umano con quasi tutti i suoi aspetti sociali e culturali va nella colonna CONTRO. Sarò esplicito: come italiano, la sola esistenza del cattolicesimo, dello Stato e della politica con tutte le loro manifestazioni da sola basta a rendermi sterile. MAI butterei qualcun altro in questa tempesta di cazzate.
Naturalmente c'è del bello nei rapporti con le persone, con l'altro sesso, con quella cosa che chiamerei amore se il termine non fosse così ambiguo ed abusato. Ma ci sono gli aspetti più oscuri dell'animo umano, che sono bruttura a catinelle, e faccio notare che anche nella memoria della tradizione ci sono delle antitesi come il culto della Famiglia™ da un lato e l'equazione [Parenti=Serpenti] dall'altro, che dimostrano come anche questa Luna abbia due facce, una luminosa e l'altra oscura. Quante volte abbiamo visto fratelli/sorelle o mogli/mariti scannarsi per questioni di eredità o di patrimonio? L'avidità, la bramosia, la fame di cose che uccide qualunque altro aspetto dell'umano. E poi le invidie, le divergenze, i rancori, le falsità e via dicendo.
"Non sono praticamente mai serio, e sono sempre troppo serio. Troppo profondo, troppo superficiale. Troppo sensibile, troppo gelido. Sono come una collezione di paradossi." |
Spesso mi sono trovato a pensare che se fossi nato come aborigeno della Foresta Pluviale del Sud America, forse non avrei fatto lo sciamano ma avrei anche potuto vedere con simpatia un'eventuale prole. Forse. Ma il grande problema, qui, è proprio la nostra cultura vecchia e putrescente, il nostro stile di vita, la tempesta di cazzate in cui siamo immersi dalla nascita e il cui unico scopo è portarti, se sei fortunato, dopo decenni di combattimenti, conflitti e frustrazioni, a poterti alzare in piedi, allargare le braccia e gridare:
CAZZATE! SONO TUTTE CAZZATE!
Ma io sono un pazzo perché lo faccio davvero, la stragrande maggioranza adotta il Silenzio della Saggezza e tace, finge, si dissimula, e si scava la strada nella società come un tarlo nel legno, adottando semplicemente i colori tribali come mimetizzazione. E quanti ne conosco! Quanti matrimoni di atei in chiesa ho visto, quanti battesimi di atei in famiglie atee! Quante istruzioni su come affrontare un colloquio di lavoro! La falsità è la regola, sono talmente tanti gli attori e i mercanti che i fessi paiono proprio quelli che se la bevono, se esistono.
Alla fine la questione è proprio lo spettacolo nel suo insieme, l'Esistenza in sé, non credendo a nulla perché ogni cosa è molto più complicata, molto più profonda di quel che appare o si può dire, e il Tutto nell'insieme non ha alcun senso al di là dell'esserci.
Parlo spesso con ragazzi che potrebbero essere miei figli per l'età, e vedo quei problemi di identità, di infelicità, di dubbio atroce perché le uniche indicazioni che hanno per la vita sono le rovine di quello che si faceva una volta, ma quasi tutti vengono da famiglie dissolte, si guardano attorno e vedono che niente dura, non sono felici e non sanno che cosa fare e perché.
Ed è lì che mi rendo conto che le illusioni sono proprio ciò che li ha danneggiati: chi ti ha detto che dovevi essere felice? Lo sai che potresti stare molto peggio di così? Non c'è niente più di questo, la vita è questa che stai già vivendo, il resto sono solo illusioni. La vita è adesso, la vita è qui, è questa roba. Hai visto quel fiore? Hai visto quella crepa nell'asfalto che sembra la sagoma dell'Inghilterra? Hai visto che razza di allucinazione collettiva con le stelle, le montagne e le città? Questo è.
Non ti piace?
Forse piacerà a tuo figlio! Mettilo al mondo per renderti felice, e dopo 20 anni lui sarà te come sei in questo momento, e dirà che non è felice e forse lo diventerà mettendo al mondo un figlio, e così via, così via, così via...