Jedi e Sith
Per chi non lo sapesse i Jedi e i Sith sono categorie di personaggi appartenenti alla saga di Star Wars. Ambedue sono conoscitori della Forza, un'energia che unisce tutto l'Universo, e sanno utilizzarla per i propri scopi; in questo senso sono entrambi maghi e guerrieri. La differenza tra loro risiede nel fatto che i Jedi sono in essenza dei monaci, che hanno come unico interesse l'Equilibrio nella Galassia, mentre i Sith sono egoici, sono dominati dalle loro passioni e hanno come fine il Potere e il Dominio.
Risulta chiara la divisione in Buoni e Cattivi, e lo schema è quello che avevamo già visto in Il Bene, il Male e l'Omega Point, dove abbiamo visto che si tratta di una scissione che non esiste nella realtà.
Pensando a noi, che non siamo né Jedi né Sith, risulta chiaro che dell'essere egoici c'è una necessità di fondo, ed è il fatto che una quota di combattimento nella vita è inevitabile, anche solo per difendere il proprio spazio, il proprio terreno, la propria fetta di luce del Sole.
Come in tutte le cose di Natura, là fuori esistono tutte le possibili configurazioni: chi è dotato ma si prende solo il giusto, chi non è dotato e suda per ottenere il minimo, chi è molto dotato e prende tutto ciò che riesce, chi è davvero sfortunato e non riesce a prendere niente. In questo quadro qualcuno parla di spartizione equa, ma naturalmente si annulla con chi dice il contrario; qualcuno parla dall'alto di una visione olistica e si annulla con chi parla dalla stessa altezza in chiave egoista, qualcuno gioca per aiutare i meno fortunati e si annulla con coloro che li schiacciano.
L'Omega quindi rappresenta il Tutto così com'è, con l'osservazione che il Tutto è già in Equilibrio, e questo Equilibrio è super-partes: non c'è niente da dire.
Quando prendi una posizione, reciti o addirittura credi in una parte, osservi un meccanismo, critichi un atteggiamento, qualunque cosa, sei nel Gioco, sei un tassellino del puzzle, e giocare significa inevitabilmente essere un tassellino parziale del Tutto.
Essere un Jedi è giocare contro i Sith ed è quindi ancora una posizione parziale.
Ma come ti poni quando vivi la piena consapevolezza del Tutto in Equilibrio? Come fai a credere nel tuo giocare una posizione parziale?
In realtà non puoi, e questo è il punto a cui arrivano tutti coloro che maturano questa consapevolezza e che a quel punto guardano Tutto con un misto di indifferenza e commozione. È la posizione del Buddha, ed è la posizione di tanti che - proprio per la propria situazione - diventano praticamente invisibili: non si manifestano nelle polemiche, non appaiono nelle battaglie, non ci provano più in nessuna direzione.
Non so se il termine sia adatto, ma è di certo una trasformazione d'atteggiamento verso il mondo: non è più questione di cambiarlo, in meglio o in peggio, ma di scivolarci attraverso. E questo è un atteggiamento neutrale - ecco che il termine torna - molto Grigio50, molto così è.
È la constatazione che X=X perché non potrebbe essere diverso da così: la Luce Bianca è composta da tutte le sfumature di colore, e la Luce può anche non esserci o esserci in una delle infinite gradazioni possibili di intensità. In termini più pratici il mondo è come è perché questa è la somma reale di tutte le possibilità, e qualsiasi tentativo di escluderne qualcuna - o di selezionarne una soltanto - conduce al fallimento.
La Storia è lì per insegnarci che ogni ideologia ha fallito, ed è perché, per il solo essere ideologia, una visione della realtà sta escludendo parti del gioco e quindi è incompleta. D'altra parte serviva provarci per scoprire che non funziona, e avremmo dovuto capire che quindi è inutile tentare di imporre un ordine al mondo; ma è fisiologico che ci sia chi l'ha capito e chi no, e così via all'infinito...
Insomma alla fine ciò che accade quando sei annichilito dall'Omega è che cominci a galleggiare affidandoti alla corrente, evitando di programmare più di tanto perché è inutile, e così ti accorgi che la Forza c'è davvero: ti tiene a galla perché l'Universo vuole esistere, ed esiste attraverso di te.
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