Allargare la prospettiva


...o Diventare lo Zero, sarebbe stato un titolo ugualmente valido.




La maggior parte dei problemi dello spirito - o della psiche, usa il termine che preferisci - sono una questione di pensieri. I nostri pensieri sono percorsi neurologici, sono come sentieri battuti più e più volte nel tempo, che più vengono battuti - nota il termine - più si consolidano, l'erba non ci cresce più perché la terra battuta è diventata una crosta compatta, e ad ogni successivo passaggio da quelle parti tendiamo a ribattere questi sentieri nuovamente perché sono il percorso che richiede minor energia, li battiamo sempre di più, finché alcuni diventano strade asfaltate e poi autostrade delimitate da muri di cemento armato, e non possiamo più prendere altri percorsi.




Lo sanno bene gli educatori, che infatti dicono repetita iuvant e sanno che più senti una frase o un concetto, più ripeti un'azione, più prendi quella forma - infatti si parla di formazione - e da lì in avanti i tuoi confini, i tuoi limiti, le mura all'interno delle quali ti muoverai sono definiti e tenderai per sempre a muoverti all'interno di quei percorsi. In qualche caso un percorso è uno strumento che ti permette di muoverti in un territorio in cui altrimenti non avresti saputo dove mettere i piedi - questo è l'aspetto virtuoso della formazione - in altri casi invece sono solo delle limitazioni alla sfera del possibile, e in ogni caso resta il punto che sono percorsi sempre più obbligati.




Più è vergine il territorio a disposizione durante la formazione, più i percorsi saranno esclusivi; un celebre motto gesuita recita: «Datemi un bambino nei primi sette anni di vita e io vi mostrerò l’uomo», e i gesuiti sono dei fan anche di un altro motto: «obbedire come corpo morto obbedisce». Gente che ha capito come funziona la Giostra, insomma: tutta questione di Mente e Dominio.




Ma, al di là di queste aberrazioni, quello che ci interessa è il fatto che per la maggior parte delle persone i percorsi nella mente sono piuttosto caotici, hanno delle tendenze di massa ma sono più un arruffamento linguistico che un sistema ordinato e coerente; può accadere che in questo arruffamento tendano a formarsi dei loop spontanei che nel tempo, per la sola ricircolazione in un certo momento della vita, tendono a consolidarsi e a diventare percorsi personali a cui ci si affeziona - indipendentemente da quanto ci facciano bene o male - e che scambiamo per Realtà, e sono questi loop che, così come possono diventare strumenti che ci danno beneficio, possono anche diventare strategie perdenti, auto-lesionismo e in ultima analisi un incubo personale da cui non riusciamo più ad uscire.




I luoghi in cui la nostra Mente si muove sono il nostro Mondo. Non serve a nulla sapere che là fuori ci sono miliardi di galassie se la nostra mente non ci va mai, perché nella mente il mondo viene distorto a seconda dell'uso: se penso 1000 volte al giorno alla politica e 1 volta all'anno al Cosmo, il rapporto di peso mentale tra i due ambiti è 365.000:1.




Se i miei pensieri ruotano spesso sui dubbi che ho su me stesso, sulle mie presunte incapacità ed inadeguatezze, se considero Verità certi parametri sociali, mi ci paragono in modo spietato e lo faccio continuamente, è come se mi prendessi a martellate in testa tutto il tempo. A questo punto mi sento ansioso e depresso e vado da uno specialista da 150 euro/ora perché mi dica che cos'ho che non va.




La cura quindi è esercitarti ad uscire dai percorsi battuti più dannosi, scrivere nella mente nuovi percorsi - che sono come nuove abitudini - e iniziare un percorso di trasformazione che nella più modesta delle versioni mira semplicemente a far scomparire i loop più dannosi, lasciando tutto il resto esattamente come è.

Un grosso limite che potremmo incontrare in questo processo di trasformazione è il fatto che noi tendiamo ad identificarci con i nostri pensieri, con la nostra mente, con le nostre idee; pensiamo che siano queste che ci definiscono (Ego) e quindi offriamo estrema resistenza al cambiamento. Un altro problema, collegato a questo, è il fatto che le persone attorno a noi - che sono i beneficiari del nostro Ego, perché l'Ego è la nostra interfaccia sociale - si rapportano con noi in base a come siamo sempre stati, come ci conoscono, per cui cambiare significa mostrarsi diversi e forzare nella mente delle persone attorno un cambiamento nel modo in cui ci considerano e si rapportano con noi, ma anche loro odieranno farlo perché anche loro non vogliono cambiare, quindi si creeranno dei conflitti e molto probabilmente alcune relazioni saranno distrutte mentre altre cresceranno e altre nuove si formeranno.




Sapere di questi meccanismi che sto descrivendo è estremamente utile ma nessun giornale e nessuna istituzione te li diranno mai, perché l'effetto di questa conoscenza è psichedelico: dissolve completamente ogni sicurezza, toglie ogni fondamento di Verità a qualsiasi cosa stia nella tua programmazione, ti apre ad ogni possibilità. È esattamente il processo opposto a quello che le istituzioni attuano per te: loro ti programmano, a partire dalla sQuola e poi attraverso i media, in modo da chiuderti nel ruolo che hanno previsto per te.




Invece quando cominci a indagare nuovi percorsi nella tua mente, esplorando ogni e qualsiasi percorso possibile e riscrivendo nuovi percorsi migliori, ti accorgi che non c'è limite a quanto puoi andare lontano e non c'è limite alla tua libertà: la Programmazione Culturale salta in aria, dominarti diventa impossibile, hai acquisito il Potere di trasformarti in qualunque modo tu voglia.




A questo punto, ovviamente, i gesuiti ti odiano, insieme ai politici e ai Dominatori in genere perché non sei più una Pecorella manovrabile a distanza attraverso i media ma sei diventato una Stella che brilla di luce propria e che sta formandosi attorno un sistema planetario su misura, abitato dalle entità che tu stesso crei per il tuo diletto, per il tuo benessere e secondo il tuo senso di Bellezza.




Come ogni Stella che si rispetti emetti Luce, in gergo si dice che sei Illuminato.

Tu diventi il centro degli assi cartesiani, lo Zero, il punto di riferimento attorno a cui tutto il resto dell'Universo ruota; nel momento in cui la tua mente abbraccia ogni cosa ed ogni possibilità continuamente l'Universo non è più qualcosa di separato da te ma è il tuo riflesso: l'Universo è nella tua mente e la tua mente è nell'Universo, il fuori è il dentro, come sopra è sotto.




Una cosa fondamentale da capire, soprattutto per iniziare questo processo, è che tutto si basa - almeno cominciando - sul linguaggio e sulle immagini: il linguaggio e le immagini sono gli strumenti attraverso cui avviene la Programmazione, prima a sQuola poi attraverso i media; quindi per scrivere nuovi percorsi è importante esporsi a nuove fonti, a tutto ciò che non conferma le credenze già presenti nella tua mente; questo nuovo materiale comincia a riprogrammarti aprendo nuovi territori all'esplorazione e ti fornisce il materiale grezzo che ti serve per espanderti in nuovi percorsi.

» 1 «
chiudere con l'esposizione alla Programmazione mediatica
(smettere di consumare cultura).

» 2 «
iniziare ad esporsi a nuovo materiale
il più eterogeneo possibile.

» 3 «
cominciare a produrre cultura.

Buona trasformazione! ;)





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