...e uomini che parlano d'amore.


Dal mio punto di vista di maschio Donne che parlano d'amore sistema la questione Affitto vs Affetto, ma naturalmente una strategia è una strategia, e può essere usata in ambo i versi - se nessun impedimento strutturale si frappone. Così, a quanto mi risulta, lo stesso baratto basato su un equivoco capita anche all'inverso; non so se sia una novità di questo secolo o una pratica vecchia come il mondo umano, ma è un fatto che vediamo avvenire anche lo stesso processo al contrario.




Il problema di fondo è l'inevitabile presenza di persone che - per ragioni storiche e di famiglia - hanno come unica possibilità di sostentamento nella vita quella di lavorare continuamente per pagarsi il minimo necessario alla sopravvivenza, che già non è bello; ma in un Mondo ed un'Italia come quelli in cui viviamo oggi, con prezzi altissimi e stipendi bassissimi, uno Stato rapace e cannibale, e la progressiva erosione di tutte le possibilità di trovare una fonte di denaro, i casi di disperazione si moltiplicano e così la vecchia illusione dell'Ammmore può essere usata da chiunque, anche dagli uomini, per risolvere il problema della sopravvivenza.

È una strategia, forse funzionerebbe meglio l'essere onesti e parlare apertamente di cooperazione per la sopravvivenza, ma con le illusioni che circolano probabilmente è una strada di gran lunga più efficace il fare leva sul Pur di avere qualcuno, e da questo punto di vista garantirsi entrambi la continuità di compagnia, partner sessuale e condivisione delle spese.




Il problema è che spesso, dopo un po' di tempo, la compagnia diventa anche troppa, il partner sessuale diventa la solita minestra, e la condivisione delle spese rimane - se è condivisione e non donazione, e finché dura - l'unico valido motivo per lasciare le cose come sono, oltre al panico da solitudine.

In effetti, nel nostro mondo basato sull'ottica capitalista, ognuno è impegnato a difendere ciò che ha da chiunque altro, tranne - unico caso concepibile - quando c'è di mezzo la parolina magica Ammmore, nel qual caso culturalmente siamo portati a fondere le nostre proprietà e possibilità con un individuo dell'altro sesso. Questa è la più grossa falla nel sistema di difesa ed è inevitabile che sia proprio il tasto su cui i disperati andranno a battere per sopravvivere.




Questo ci conduce ad un approccio di auto-difesa che sarà brutto da dire, sarà Politicamente Scorretto, ma è la via da seguire ed è quindi il miglior consiglio che ti possa dare per evitare le più grosse possibilità di problemi:

Non prendere nemmeno in considerazione le avances
di chiunque provenga da una situazione patrimoniale
inferiore alla tua.

Da qui, vedendo come vanno le cose in giro, discende anche un altro suggerimento che al giorno d'oggi è probabilmente scontato ma che esplicito giusto per completezza:

Non prendere nemmeno in considerazione il Matrimonio,
tratta la faccenda come una società
e regola tutto con contratti tra privati
che stabiliscano con precisione che cosa appartiene a chi
e che cosa succede nel caso di rottura della società.

Se l'altra persona, di fronte a questa prospettiva, si offende e parla di mancanza di fiducia, sorridile e mandala a fare in culo.




In Italia i contratti pre-matrimoniali non hanno valore, ma lo mantengono se non c'è nessun Matrimonio, chiaro? Basta non sposarsi e qualunque cosa rimane nel dominio del tuo buon senso, fuori dalle mani dello Stato e fuori dai deliri delle Illusioni. Il Matrimonio come istituzione è finito, superato dalla Storia; salvo rari casi in cui può rivelarsi un compromesso sensato - ed è una cosa che ti dice il tuo commercialista, non il tuo cuore - è una cosa da evitare perché stupida e pericolosa da ogni altro punto di vista.

Tutto questo non è molto poetico ma basta che ti guardi attorno e capisci che è la realtà ad essere molto poco poetica. Non è questione di cinismo, ma - vecchia storia - di realismo. Quando non sei cinico prima o poi ti trovi in mutande, questo è il punto: la rapacità che vediamo ovunque nel mondo umano ne è una caratteristica fondante, niente è al sicuro e di nessuno ci si può fidare a meno che sia una persona che non ha davvero niente da guadagnare dalla nostra compagnia, sul piano materiale.




La via per risolvere i problemi delle disparità sociali non è quella di confondere i sentimenti con il denaro, ma è una questione di organizzazione sociale che dovrebbe essere negli obiettivi dello Stato, non nelle mancanze affettive delle persone. Se lo Stato diventa un'emanazione dei banchieri e lavora nella direzione di esasperare le differenze, è segno che siamo sull'orlo del crollo del patto sociale, cioè giungla, homo homini lupus, e bisogna quindi avere la lucidità necessaria a constatare lo stato delle cose al di là della propaganda mediatica e culturale, e regolarsi di conseguenza: nessuno che non abbia nelle proprie mani le leve del Sistema è responsabile dell'habitat in cui si trova a muoversi, quindi l'unico obbligo che ha verso se stesso è difendersi sia dal Sistema sia dalle sue conseguenze sociali.




Allo stesso modo, non hai nessun dovere né verso la Specie, né verso lo Stato, né verso la Società, né verso qualcun altro se non nell'ambito di lavorare sulla diffusione delle idee perché portino ad un cambiamento sistemico, cioè che non si poggia sulle tue sole spalle come se fossi un Don Chisciotte pronto al martirio, ma che potrebbe forse un giorno indurre un qualche miglioramento generale tale da risolvere certi problemi delle persone in modo diffuso, generalizzato.



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