Facebook ha bannato [La forma del Gregge]




È l'ABC della psicanalisi:
ciò che reprimi, ti si ripresenta raddoppiato.

(Jordan B. Peterson)


È rassicurante pensare che c'è qualcuno, di infinite bontà e saggezza, al di sopra di tutti noi, che veglia sulla pulizia della nostra mente, evitandoci l'esposizione a pensieri pericolosi. Chiaramente, nel 2019, Dio è fuori moda, così le sue veci sono fatte da qualcun altro, con notevoli risultati.

È il nuovo Duce del politicamente corretto.




Prima della storia, questo è il modo per aggirare la censura di Facebook.

Lo scorso weekend stavo condividendo anche sulla pagina Facebook uno dei miei post, come da anni a questa parte, e appena incollo il link appare una finestrella che mi avvisa che "È impossibile recuperare dati dall'URL". Ad una verifica col Facebook Debugger appare qualcosa di più esplicito: "Il sito è vietato perché viola le norme della community". Richiedo un controllo, ma a quel punto mi è già chiaro che nulla sarà risolto. Indago poi meglio, e identifico il panorama completo della censura.

In sostanza:

1) qualsiasi post de [La forma del gregge] mai condiviso su Facebook è stato rimosso;

2) è oggi impossibile per chiunque condividere un qualsiasi post di questo blog;

3) è impossibile anche, all'interno di Facebook, condividere un qualsiasi post della pagina Facebook de [La forma del gregge] all'esterno della pagina: appare l'avviso che "Il contenuto viola le norme della Community", anche se è un post in cui dico che ho mangiato la polenta, solo per il fatto che viene da me.

Per Facebook, io sono una violazione vivente, sporco dentro e sporco fuori.




Quello stesso giorno mi capita di leggere un articolo in cui si dice che Facebook ha chiuso 500 tra pagine e account, pare perché affiliate ai russi. Non ho idea se il mio caso rientri in quei 500 o sia altra storia (la tesi principale è la segnalazione di un tizio che mi stava addosso da qualche giorno), quel che è certo è che [La forma del gregge] è stata espulsa da Facebook, senza avviso e spiegazione, ed è tutto.

Per la cronaca, i miei rapporti con i russi ammontano al fatto che una volta ne devo aver visti un paio da vicino, non so se questo sia una fatale compromissione. Mi sono addirittura parsi degli umanoidi, molto molto simili a noi sapiens. Un'incredibile somiglianza, per la verità.




Siamo a una settimana dal momento della scoperta, il fango si sta depositando e comincio a vedere attraverso l'acqua.

Tirando le somme, considero che da una parte potevo anche aspettarmi, prima o poi, una cosa del genere: sono uno che dice quello che pensa, quindi non mi preoccupo di stare entro margini artificiali che vietano una qualsiasi tesi a priori, perché considerata pregiudizialmente errata dal Sistema stesso. È la stessa ragione per cui anche nella vita ho sempre avuto scontri con le più svariate incarnazioni dell'"autorità" e anche con persone qualsiasi, in contesti qualsiasi.


La gente non vuole sentire la verità
perché non vuole vedere distrutte le sue illusioni.

(Friedrich Nietzsche)




Da un certo punto di vista mi sento anche lusingato da tanta considerazione. La prendo come un segno che il mio lavoro qui non è poi così insignificante, se arriva a spaventare qualcuno che sta da qualche parte in quella nube di potere oscuro che sta usando Facebook come strumento politico - insieme alla coralità dei media occidentali, che in ogni paese sono sempre tutti rigorosamente allineati al Pensiero Unico, per cui gli amici del Bene sono sempre universalmente osannati, e gli amici del Male sono sempre universalmente condannati.




Non voglio tirarla tanto in lungo. Se sono categoricamente Estinzionista - cioè non intendo mettere al mondo nessuno - è per 10.000 ottime ragioni, tra cui anche perché sono disgustato dalla situazione, vedo con una certa chiarezza che le cose nel mondo stanno andando molto male, sempre peggio. C'è una guerra in atto, una guerra tra poteri elusivi che usano la comunicazione al posto delle armi per conquistare territori e ricchezze; una guerra in cui non ho mai avuto intenzione di mettermi, ma al massimo ho lavorato per spuntare le armi di chi la sta combattendo - essenzialmente il linguaggio.

L'esito di questa guerra è in bilico, perché se da un lato i Poteri Oscuri sono sempre difficili da scorgere finché non cominciano ad essere massicci, accade anche che la Luce prima o poi realizza la situazione, e la marea comincia ad invertirsi. In questa fase storica siamo proprio a cavallo di questa fase di inversione, e ho la netta sensazione che i prossimi anni - cioè il 2019 stesso e soprattutto il 2020 - saranno quelli in cui lo scontro esploderà in tutta la sua violenza, e i nodi verranno al pettine.




Quando parlo dello tsunami di merda in arrivo, mi riferisco anche a questo.

Siamo al momento in cui anche chi ne avrebbe fatto a meno si ritroverà a dover lavorare per contrastare la follia che dilaga, ed è probabile che il Sistema stesso crollerà. Il crollo avrà il suo epicentro nel sistema finanziario, falliranno le banche una dopo l'altra, quindi seguirà il caos - con tratti di guerra civile, che si nutrirà delle tensioni accumulate in questi ultimi decenni - e possiamo solo sperare che ci sia, già oggi, qualche struttura alternativa pronta a prendere in mano la situazione per impedirne la degenerazione.




Ma questo sarà solo l'inizio, perché poco più avanti c'è il collasso ecologico, che farà pulizia anche dei sopravvissuti alla prima fase, quella squisitamente socio-economica.

Magari tutto questo è solo un conglomerato di paure ed entreremo invece in un Paradiso in Terra, saremo tutti fratelli e ci ameremo pazzamente, tutto sarà in un equilibrio mai visto prima nella Storia, i cani limoneranno coi gatti, le femministe deporranno le armi dopo aver conquistato il potere assoluto ed aver sottomesso il maschio, tutte le presidentesse del mondo saranno di origine africana e garantiranno pace e prosperità a tutti, nessuno escluso; ogni malattia sarà sconfitta, tutti saremo belli, sani e famosi, uno più famoso dell'altro, e così via.

Sì, è possibile.




Quindi, nel dubbio, semplicemente il 28 gennaio 2019 cancellerò in modo definitivo il mio account Facebook, e me ne dimenticherò per sempre. Nei giorni che mancano farò dimostrazione dell'accaduto e della situazione, a beneficio di chi ancora vi è iscritto. Mi sembra la cosa più nobile e pacifica da fare. Ne ho visti troppi, in Facebook, predicare agli altri di andarsene e poi restare dentro ancora fino ad oggi. È una droga, e chi c'è dentro lo sa - anche se magari è restio ad ammetterlo.

Cancellare l'account è la cosa più giusta da fare, soprattutto vista la situazione. Io non accetto questa censura, quindi abbandono l'ambiente. Semplice e lineare.

È solo troppo difficile farlo per la maggior parte di chi è ormai intossicato. Per mia fortuna avevo già sviluppato gli anticorpi negli anni precedenti, tenevo l'account senza usarlo, solo per poter gestire la pagina del blog, ma dato che questo ormai non ha più accesso, è tempo di tornare alla vita come era prima che si aprisse questo Buco Nero.




So che ne guadagnerò in serenità, troverò altri passatempi, avrò più tempo per i miei pensieri e quindi magari anche il blog stesso ne trarrà giovamento - o forse, cessando l'esposizione al delirio della dimensione social, drogata dalla censura e dallo strano clima che vi aleggia, mi ritroverò con una mente talmente pacifica che non avrò nemmeno più granché da dire.

Vedremo. Al massimo mi darò alla fiction.




Ma, a proposito di fiction, c'è una cosetta che mi preme dire ai censori vari: sappiate che il vostro tentativo di riprogrammare il cervello delle persone sta solo creando una discrepanza tra i discorsi pubblici e i discorsi privati. La buona vecchia ipocrisia, che però stavolta è in forma esplicita: tutti sanno che la lingua che si parla nelle case e nelle strade è una lingua diversa da quella del mondo pubblico e mediatico, è anche per questa ragione che le urne vi lasciano sempre di stucco. Gran parte della gente non è poi così stupida, e riesce ancora a distinguere la realtà, il buon senso e i propri interessi dalla fiction della neolingua, coi suoi deliranti programmi di distruzione a tappeto. Tra l'altro, il non poter parlare se non come cospiratori, protratto per anni, sta anche provocando un certo desiderio di vendetta, che verrà fuori, prima o poi, e vi si rovescerà addosso.

Il vostro piano perfetto sta fallendo miseramente.



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