Poltiglia biologica autoreplicante




Lo riconosco, qualche volta sono combattuto.

Uno degli scopi di questo blog è quello di esporre i meccanismi nascosti della nostra cultura e in generale delle tendenze umane che si ritorcono contro noi stessi, rendendoci difficile la Vita - che di per sé è una cosa semplicissima - e facendo da freni ad un'evoluzione che, se accelerata, ci porterebbe veramente ad un altro livello di esistenza.

In qualche momento però vedo che la gente è così convintamente intenta a pisciare controvento che la mia determinazione vacilla.

Sarò onesto.

Le strade che l'Umanità ha davanti sono soltanto due: evoluzione o estinzione, e ambedue sono dietro l'angolo, nel senso che non c'è molto tempo prima che scatti irreversibilmente lo scambio che deciderà per l'una o l'altra strada. Questo riguarda le risorse disponibili, il livello di istruzione, la popolazione mondiale, la tecnologia, le personalità dominanti, tante cose e non entro qui nei dettagli.

Tra le due strade personalmente non ho alcuna preferenza particolare, perché l'evoluzione che ho in mente, se anche arrivasse a tempo di record, riguarderebbe la parte terminale della mia esistenza, quindi ne godrei molto poco i frutti; la mia esistenza fin qui - e siamo oltre la metà - è già stata bruciata in un Sistema idiota e odioso, ho impiegato 40 anni per capire alcune cose base della realtà che avrei capito molto prima se non fossimo tutti così impegnati a mentire a noi stessi e agli altri.

D'altra parte l'estinzione della razza umana non è un pensiero che mi dia particolari emozioni: ce la stiamo cercando con un certo impegno e in ultima analisi non si vede neanche quale sia la ragione di perseverare in questo vagare nell'auto-inganno per altri millenni; l'Universo e l'esistenza - anche se siamo miliardi di individui - restano di fatto un'esperienza individuale moltiplicata per miliardi di istanze: da questa angolazione l'Universo finisce con me, e lo stesso vale per te che mi leggi e per chiunque altro, quindi perché a qualcuno dovrebbe interessare mandare avanti la specie? Dopo attenta riflessione capisci che possa non fregarmene un beatissimo, e neanche a te. Quindi capisci che non dovrebbe fregare niente a nessuno. Ma se tu hai un motivo valido per lottare per la sopravvivenza dell'Umanità, ti prego, scrivilo nei commenti, sono davvero curioso. Scrivi bene e rileggi prima di pubblicare, perché il rischio di cazzata è elevatissimo, ci sarà il tuo nome, quindi almeno scrivi frasi con soggetto-verbo-complemento.

È curioso - ma non casuale - che queste considerazioni vengano dopo alcuni post sul tema del rapporto genitori-figli. Chi mi conosce sa e chi è acuto avrà capito che io qui scrivo il più semplice possibile e sto attento a non andare troppo lontano dal senso comune nel dire cose piuttosto lontane dal senso comune; i miei reali pensieri sono a qualche anno-luce da quello che effettivamente pubblico. Uno di questi, che spiega bene il mio atteggiamento verso la pratica riproduttiva, è che mi considero una propaggine terminale del processo biologico, e credo che in qualche modo questo sia espressione del raggiungimento di un qualche confine intrinseco dell'esperienza biologica/cosciente, un confine che era già stato raggiunto in precedenza da molti altri i quali infatti avevano tipicamente due tratti in comune: erano considerati "mistici" e consigliavano di star lontani dalle donne.

Il "misticismo" è il vivere prevalentemente nella dimensione del pensiero e della sensazione, avendo come oggetto d'interesse l'esistenza stessa.

Stare lontani dalle donne è un consiglio in forma semplificata che va letto come: "Non riprodurti.", e lo capisco solo adesso. Nella storia - come spesso accade alle grandi idee - questo consiglio è finito alle orecchie di scimmie e fanatici diventando persecuzione e tabù sessuale, ma il senso più alto probabilmente era: poniamo fine a questa catena, non c'è niente qui!

E all'improvviso capisco perché tanta gente sia così intenta a pisciare controvento, a farsi del male e a riprodursi: è perché non ha ancora fatto quel click di comprensione, è ancora avvolta dalla nuvola di falsità, di errori, di bugie, di falsi miti, di condizionamenti che ha avvolto anche me per 40 anni e per questo reitera continuamente gli stessi schemi nella cieca fiducia (la Fede!) che siano la Cosa Giusta da fare, quando la realtà è che non hanno alcun senso né scopo se non quello di continuare a farsi del male e creare nuove persone che pisceranno controvento finché non faranno click anche loro, e in quel caso - se saranno in tempo - eviteranno di riprodursi, ma solo in quel caso.

Tutti gli altri andranno avanti e, anche se non saranno felici, penseranno di aver fatto la Cosa Giusta.

La Vita è due cose: una è la tua singola personale unica irripetibile esperienza dell'esistente, l'altra è il fatto che in questa cosa che chiamiamo Universo almeno un posto, il pianeta Terra, ha la superficie ricoperta di materiale biologico autoreplicante.

Se nella prima dimensione - quella individuale - conoscenza e comprensione ti portano a scegliere di porre fine al processo di autoreplica, questo che cosa ti dice sulla sopravvivenza e l'evoluzione del resto dell'Umanità?

1 - 0 per i pessimisti.



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