Dall'adolescenza all'estinzione

L'adolescenza è quella fase in cui, provenendo dalle meraviglie dell'infanzia, cominci a capire in che cosa cazzo ti hanno infilato, è il momento in cui realizzi la fregatura e scopri che hai avuto quei pochi anni per goderti il bello della vita e da lì in avanti è tutta in salita, tutta obblighi, costrizioni, noia, cazzate su cazzate, servitù; e non ci sono storie, se vuoi mangiare la minestra quella è la finestra da cui buttarti.

Grazie della Vita, mamma.

E' il momento in cui le Illusioni crollano per la prima volta, quello in cui i tuoi occhi ancora parzialmente puliti vedono senza le fette di salame delle Illusioni; capiscono che gli adulti vivono in un mondo di falsità e di rassegnazione e li odiano. Tra tutti gli adulti ne odiano due in particolare.

Indovina chi?

Naturalmente nel mondo pulito, ipocrita e illuso degli adulti è solo una fase, è l'età, gli adolescenti si sbagliano su questo come su tutto il resto: i bambini non capiscono niente, gli adolescenti molto poco, gli adulti invece sì, oh come vedono chiaramente gli adulti! Vedono così chiaramente che vanno in panico e si chiedono che cosa hanno sbagliato, che cosa ci sia che non va... si può essere più cretini?

Nella mia esperienza questa è sicuramente la questione, quando leggo le troiate dei sedicenti psicologi sulla confusione degli ormoni e della incipiente sessualità so benissimo che sono troiate perché quello non è mai stato un problema; il problema è che gli psicologi sono degli adulti, cioè persone che hanno già imparato a mentire a se stesse e hanno già dimenticato di essere sopravvissute mentendosi.

La ragione per cui gli umani sembrano così inclini ad aggrapparsi disperatamente a Religioni, Dei o Partiti è che l'unico modo per andare avanti a tollerare la vita è con una profondissima speranza che ci sia qualcosa di meglio che li aspetta da qualche parte, e siccome non si vede, sarà in un'altra dimensione dove si va dopo la Morte: ti hanno sparato in questa latrina per puro egoismo o puro automatismo e adesso ti arrangi, palla di carne.

Ecco la Speranza.

Gli psicologi sono quelli che hanno coniato il termine Depressione, etichetta di Malattia, per chi non vuole vedere le cose per quello che sono e tenta di tenere in piedi a tutta forza la recita del che figata questa vita!

Vede, caro paziente, lei ha un problema, lei è malato; non vede come sono felici tutti gli altri? Non vede che figata questa vita e questa società? Lei è malato, lei ha un problema nella testa! Non esiste un'altra spiegazione!

E lì hai una scelta da fare: o credi di essere malato e quindi che vedi il mondo distorto da una qualche misteriosa non-conformità fisiologica alle Normative Europee, oppure guardi nel profondo degli occhi lo specialista e ti rendi conto che il malato è lui: malato di illusione, malato di menzogna, malato di questo è il mio lavoro, ci mangio raccontando cazzate a me stesso e agli altri.

Sei "depresso" solo finché credi di avere qualcosa che non va. Smetti di essere "depresso" quando capisci che sono gli altri ad avere qualcosa che non va: tu ci vedi benissimo e le tue conclusioni sono perfette.

Sta di fatto che da allora, dall'adolescenza, fatico molto a tollerare le congratulazioni con chi si riproduce; taccio, ma per la verità gli sbatterei la testa contro il muro, ripetutamente. I bambini in culla mi fanno una tristezza infinita, l'unica cosa che mi viene da dirgli è «mo' sono cazzi tuoi.» perché so che sono solo trofei di adulti che hanno eseguito la Programmazione Culturale e ora che sono qui dovranno passare tutta la trafila, la stessa, odiosa trafila, fino ad arrivare ad un qualche equilibrio - se ci arriveranno - tra rassegnazione e pazienza, proprio come i loro genitori. Magari saranno in Piazza San Pietro ad osannare un tizio in abito bianco in cambio di un po' di speranza (de che?) oppure a sfasciare BMW in strada oppure a lavorare nel turno di notte in qualche fabbrica per pagarsi il mutuo a vita per un monolocale. Oppure sceglieranno di anestetizzarsi con l'eroina, che è un suicidio lento per chi non ha le palle di tirare il grilletto o, più semplicemente, come è scritto sui pacchetti di sigarette da qualcuno che ha capito come funziona il gioco: "Vivi per i tuoi cari", che è un cane che si morde la coda.

Bravi genitori, clap-clap. Standing ov(ul)ation per voi geniacci! Oggi vi meritate una doppia razione di Prozac!

In tutto questo c'è di buono che finalmente vediamo trasformazioni nelle ultime generazioni: tanta omosessualità, tanta dissoluzione, la caduta delle illusioni del passato spinta dalla sovrabbondanza di informazioni di ogni genere e questo significa che l'Eschaton sta sorgendo nella Coscienza Collettiva: l'Umanità è alla fine del ciclo, sono le ultime generazioni così come questo è l'ultimo Papa.

Quello che io qui mi prendo la briga di esplicitare con la mia consueta generosità di parole è sparpagliato là fuori in una forma molto meno chiara, ma è là fuori, nei vostri figli. Il 2014 è stato il picco più basso di nascite dall'Unità d'Italia (1861!), la prossima generazione vedrà un calo verticale delle nascite, molti avranno capito la solfa mentre altri avranno invece eseguito la Programmazione Culturale e l'Illusione, ma saranno meno, molti meno qui a guardarsi nelle palle degli occhi chiedendosi che senso abbia vivere come schiavi per dare da mangiare ai banchieri, un modello piuttosto umiliante se non ti consideri una scimmia; di certo saranno molti meno gli Occidentali, quelli che più di tutti hanno delirato e si sono resi la vita impossibile da soli, mentre sugli altri è difficile fare previsioni, ma d'altra parte si sa, è la Storia della (non)Evoluzione Umana da Adamo ed Eva in poi:

Sono sempre i migliori che se ne vanno.

Non ci avevi fatto caso, coglione? E sì che a scuola ti hanno mandato: Gandhi? Bang! John Lennon? Bang! Kennedy? Bang! Lincoln? Bang! Malcolm X? Bang! Martin Luther King? Bang! Jesus? Toc!-Toc!-Toc!

Nascite e morti in Italia dal 1900 al 2013.
Nota il picco al ribasso dopo i '70
e la piega più recente.

Gli altri restano e il mondo è il risultato di questa selezione all'inverso.

Enjoy.