Oltre l'oligarchia democratica
Essere democratici non significa
essere ciechi e, così come non ci si nasconde il fatto che le persone non hanno
tutte la stessa altezza, lo stesso peso e le stesse dimensioni degli attributi
sessuali primari e secondari, non ci si può – e non ci si deve - nascondere che
non hanno tutte la stessa capacità di comprendere il mondo che gli sta attorno.
In un Sistema democratico basato
sul voto a suffragio universale, quindi, si ottengono risultati che sono
espressione della comprensione del mondo di chi ricade nella parte centrale del grafico mostrato in
apertura. Questo quindi non permette, a chi ha presumibilmente una comprensione
superiore, di essere rappresentato e sfruttato per il bene comune, è per questo
che qualcuno propone di adottare un sistema di rappresentanza inversamente
proporzionale, trascurando però il fatto che questo premierebbe tanto
gli Einstein quanto i ritardati, il che ci fa supporre che il proponente ricada
in questa seconda categoria.
Ciò che accade quindi è che chi
ha una comprensione superiore alla media può avere gli strumenti per ottenere
con facilità il consenso della massa e quindi fare nella vita il politico di professione, puntando con la
sua propaganda abbastanza in basso da intercettare sia la parte più bassa della
massa, sia parte della “coda” verso sinistra nel grafico, e questo spiega
perché la propaganda politica sia spesso – oltre che levigata dalle ricerche di
mercato – di una semplicità disarmante, in apparenza destinata ai ritardati, e
nei fatti forse non lontana da questa apparenza. D’altra parte Leonardo da
Vinci stesso diceva che la semplicità è
la massima sofisticazione, e di un personaggio così c’è da fidarsi.
Vista così la situazione, quindi,
a quel manipolo di personaggi ignorati da tutti, vicini all’estremo destro del grafico, non restano che poche scelte possibili, e una è quella di tentare la creazione
di punti di riferimento extra-istituzionali, nella speranza
di catalizzare un pubblico ampio attorno a temi sviluppati con il dovuto
approfondimento e con la giusta attenzione alla complessità del mondo.
Questo, comunque e sempre, senza
trascurare la possibilità di intrattenere una strategia diversa nella gestione
della propria esistenza, a seguito dell’osservazione che le speranze di deviare
il mondo dal suo asse statisticamente motivato sono piuttosto basse, a dispetto
dell’entità e della nobiltà degli sforzi.
Questa posizione corrisponde
all'estremo destro più estremo, e può ben essere rappresentata dal nostro
grafico conclusivo.