L'esercito privato di Mario Alfa

"Buongiorno Direttore."

"Direttrice, prego. Buongiorno a lei."

"Oh, mi scusi. È una seguace della Boldrini? Se vuole posso anche esasperare in Direttricessa..."

"No, Direttrice va bene. Mi diceva al telefono che è per un mutuo..."

"Sì, cambio casa. Il quadrilocale ormai andava stretto, passiamo ad un pentalocale."

"Però! Famiglia numerosa?"

"Nove bambini, finora."

"Ah, complimenti! È una cosa rara di questi tempi..."

"Grazie. Sa, sono un altruista, e poi bisogna un po' controbilanciare il calo generale delle nascite e l'immigrazione."

"Per favore, non facciamo discorsi xenofobi..."

"Ma no, che xenofobi! Pensi che l'anno scorso mi sono addirittura convertito all'Islam, così ho potuto sposare una seconda donna e adesso sforno in parallelo, due bambini alla volta!"

"Ma che bello! Bravo! ...ma ce la fa a mantenerli tutti?!"

"Oh, sì: le mie mogli sono entrambe assunte a tempo indeterminato."

"Be', immagino però che non saranno spesso al lavoro..."

"Mai viste al lavoro, sono sempre incinte! E poi ho i sussidi e tutte le agevolazioni per gli sfornatori di umani."

"Anche lei dell'idea di conquistare il mondo con il ventre delle sue donne?"

"Certo!"

"Bene, bene... sa, la guardavo prima e mi pareva di vedere un alone di luce attorno a lei."

"Eh, può darsi! Sono un portatore di luce, l'allegria e le risate dei miei bambini invaderanno il mondo!"

"Sarà una bella lotta. Ma sa che un giorno diventeranno adulti, vero?"

"Spero proprio che per allora si siano levati dalle palle, se mi perdona il linguaggio."

"Non si preoccupi. Certo, mica potrà mantenere un villaggio di bamboccioni tutti sul suo groppone!"

"Chiaro che no. Appena spunta un pelo pubico fuori dalle palle, ragazzi, andate nel mondo e imparate a starci come vostro padre!"

"Giusto. Molto bene, senta, per il mutuo, questa banca non può concederglielo."

"Come no? Senza neanche vedere le carte?"

"No. Lei è un imbecille, e non potrà mai finire di pagarlo. Perdoni il linguaggio."

"Ma... ma..."

"Fuori, altrimenti chiamo la guardia."

"...comunque scherzavo sui figli. Sono diciotto."

"GUARDIA!!"