Psicoscopia dello spionaggio




Ogni angolo del mondo, per quanto piccolo, è sempre un brulicare di attività e cambiamento. Perfino un metro quadro di ghiacciata crosta polare è occasionalmente spazzato dal vento teso che porta piccoli cristalli di neve. Una singola piastrella di casa tua, se osservata con attenzione, durante il giorno è attraversata da qualche insetto, e zoomando nel micro è abitata da batteri e alghe che stanno degradando qualche particella di pelle morta.

Se stiamo alle stime della storiella che la Scienza ci racconta, tutto questo va avanti sulla Terra da 4,5 miliardi di anni, e nell'Universo da quando sarebbe "nato", 13,7 miliardi di anni fa: ogni angolo dell'Universo è da sempre un brulicare di movimento e mutamento.

Tutto questo da sempre senza il controllo dell'Uomo, e nulla è mai collassato nel Nulla, o nel disastro. La Natura fa il suo corso, e si sostiene in esistenza.




L'idea, poi necessità, poi ossessione, del controllo emerge dalla presenza di un Ego che vive nel terrore della propria annichilazione. Ha necessità di controllare e dirigere tutto perché è mosso dalla paura che qualcosa intervenga nel suo percorso di esistenza nel Tempo, interrompendolo.

Per poter controllare e dirigere tutto deve ottenere il Potere, e il Potere, nel caso di una società di piccoli Ego impauriti, assume la forma di istituzione, un organismo di pianificazione, controllo ed esercizio della potenza (violenza), allo scopo di mantenere l'accadere del mondo entro certi canoni.




Così questo macro-Ego, incarnato da un certo numero di umani, tenta di sentirsi più sicuro di fronte all'incertezza e alla consapevolezza della propria dissolubilità. I canoni che si è posto sono una forma nevrotica di contenimento dell'accadere spontaneo del mondo, e finché le cose restano entro quei confini, si sente sicuro.

La sicurezza apparente può poi indurre questa struttura ad usare la propria potenza anche per accrescere il proprio Potere e lo spazio su cui ha il controllo: guerra. Quando qualcosa invece esce da quei confini (norme), esplode il terrore. E il macro-Ego deve saperlo, per questo controlla ossessivamente tutto ciò che riesce a raggiungere, con ogni mezzo.




Nel momento in cui si forma un'istituzione - che è solo un'idea astratta - questa viene occupata da degli umani, che immediatamente la rivoltano a proprio uso e consumo, per proteggere se stessi da qualunque altra cosa o persona. Ecco perché le istituzioni controllano gli stessi cittadini di cui - in pura teoria - sono espressione.




L'unico modo di impedire che una cosa del genere accada è eliminare qualsiasi istituzione, ma anche questo è impossibile, perché saremo sempre un gruppo di piccoli Ego impauriti, e quindi istituzioni nasceranno sempre, e sempre seguiranno questa forma che ho descritto.

La stessa idea di un Dio inteso come unità cosciente individuale, come persona, è null'altro che una proiezione ideale del proprio Ego come lo si vorrebbe: onnipotente e capace di vedere ogni cosa, in ogni dove.




Lasciamoci controllare, quindi, mettiamo lo smartphone sul comodino, in piedi, appoggiato ai libri, in modo che ci riprenda bene mentre chiaviamo allegramente infilandoci le dita nel culo a vicenda. Che guardino, poveretti. John, Jack e Dick sono davanti al monitor a controllare noi terroristi dell'eros mentre noi chiaviamo.

Guardate pure, fifoni. Sarete comunque dissolti, presto o tardi, come tutto il resto, perché niente è sotto il vostro controllo, tutto è sempre in movimento e presto sarete dissolti, qualunque cosa facciate per evitarlo. Presto finirete nello scarico, nell'abisso, e di voi non resterà nulla, mentre tutto il resto continuerà a brulicare come ha sempre fatto anche senza il vostro controllo.



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