La casa di cartone




Due parole per chi ha seguìto la serie spagnola, e premesso che non ho ancora visto tutta l'ultima serie e che qui non spoilero la storia.

La serie non è male, anche se tutt'altro che perfetta. Godibile, sì.

MA.

L'ultima serie risente del successo della precedente, in vari modi: Nairobi, ad esempio, è diventata esaltata ai livelli, deve aver confuso la recitazione con l'assunzione di ingenti quantitativi di cocaina prima di girare. Ehi, tesoro: sì, la prima serie è andata bene, ma resta calma, o, almeno, resta com'eri, visto che è andata bene così.

Poi, l'anima decadente "europea" viene fuori a manetta: continui richiami al femminismo, ai "diritti delle donne", l'immancabile relazione gay, i migranti, il tutto condito con Bella ciao (ma questo fin dalle scorse puntate). Le donne che, alla minima battuta sulle loro parti intime, si inalberano e sfoderano armi e minacce, a cui tutti i maschioni si piegano all'istante. Decisamente troppo uterine (ma non diteglielo! Altrimenti vi trovate un grosso calibro ficcato in bocca fino al velopendulo!). Non so, io non mi sono mai offeso quando una donna ha pubblicamente menzionato il mio gran bel cazzo. Stessa cosa per la mia razza. Problemi zero.

Ma ciò che più di tutto mi fa ridere di questo sinistrismo - miope come tutto il sinistrismo - è che questi si pensano dei Robin Hood, ma ciò che hanno fatto è stato procurarsi un miliardo di euro con le armi per andare a fare la bella vita ai Caraibi, e secondo loro basta essere femministi, gay e pro-migranti (tanto, quando sei ai Caraibi ricco sfondato, che te ne frega di ciò che succede nel tuo paese d'origine?) per farsi perdonare il fatto che sono uguali alle - se non peggiori delle - persone contro cui puntano il ditino medio moralizzatore.

Infatti, al di là delle chiacchiere, di che cosa stiamo parlando se non del desiderare mucchi di soldi con ogni mezzo e fare la bella vita, serviti e riveriti?

Certo, poi da quel pulpito d'oro puoi fare la morale a tutto il resto del mondo, e mostrare quanto sono belle e alte le tue idee e i tuoi sentimenti; ma, ad un'osservazione attenta, tra te che rubi, scappi e fai la bella vita, e quelli che comunque erano lì a gestire queste cose per conto di tutti, sei proprio l'ultimo che può permettersi di dar lezioni.

I sinistri dovrebbero capire che la loro rabbia, che credono diretta verso la società, sarebbe più opportunamente indirizzata verso la vita stessa, che è la vera matrice di tutti i mali del mondo (per questo sono ineliminabili).

Se mai un giorno dovessero capire, non faranno più i kompagni, faranno gli Estinzionisti.

È un salto quantico.





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