Turismo ed isolani




L'espertone di economia politica ed appassionato lettore dei quotidiani di regime sta dicendo all'isolano: «...siete stupidi o incapaci! Avete un patrimonio da sfruttare in turismo e invece che cosa fate?! Portate al pascolo le capre! Andate a pesca! Guarda qui, ti fanno schifo questi?» e apre tra le mani un ventaglio di banconote di grosso taglio, mostrandole all'isolano.





L'isolano rimane impassibile, appoggiato alla sua verga e fissando sempre negli occhi l'espertone di economia politica. Alle sue spalle le capre pascolano su una terra vergine, coperta di piccoli arbusti che lasciano intravedere nella distanza una spiaggia bianca e il mare cristallino.




«Ti fanno schifo, allora?!» dice l'espertone, che già immagina alberghi, impianti balneari, file e file di ombrelloni, appalti, impianti di smaltimento dei rifiuti, strade, ponti, discoteche, macchinoni, chiazze di vomito sui marciapiedi la mattina presto, e tutto il resto: l'estetica della crescita economica.




Lo sguardo dell'isolano resta sempre fisso e impassibile su quel volto liscio, ma un osservatore attento scorgerebbe un paio di emozioni dietro agli occhi neutri: commiserazione e disprezzo.




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