Iperspazio Omega




Diamoci delle nuove parole, che fungano da mattonelle su cui mettere i piedi nell'esplorazione della Selva Oscura.

Se l'indicibile è infinita potenzialità, contiene in sé tutte le possibilità.

Ipotizziamo quindi che alla base di Tutto ci sia un mero sviluppo di ogni possibilità.

Il primo snodo è anche la scelta tra possibilità e impossibilità, per cui il Nulla è espresso, accanto a qualsiasi altra possibilità, ma è sua natura essere non-espressione, per cui, se dobbiamo proprio dirlo con le parole: c'è e non c'è.




Sovrapposizione quantistica?

Comunque, quando dico che l'Uno è anche lo Zero, è questo che intendo. Indica il substrato del dualismo fondamentale, da cui tutto il resto (compresi Yin&Yang) scaturisce in seconda battuta, echeggiando la dualità fondamentale, detta Scissione Primaria, per cui qualcosa comincia ad esistere come possibilità.




Dalle ramificazioni di ogni possibilità in ogni direzione scaturiscono Ordine e Caos, dove il Caos è quella parte dell'Albero delle Possibilità che sceglie l'anarchia: è Lucifero, Satana, l'Energia Bruta primordiale che sfugge alle regole, ma che pure viene a combattersi il campo con le regole che appartengono ad altre ramificazioni di possibilità, quelle che permettono di costruire sull'Ordine, rivelando sia l'Ordine che la sua Origine.

Questa Origine non è propriamente un'intelligenza.

La sua Natura è essere qualsiasi cosa, da cui emergono, tra l'altro, delle soluzioni ordinate, ma queste non sono state pianificate. Esistono infiniti sviluppi possibili in ogni direzione, e dove ci sono regole a limitare le possibilità nasce il Gioco, che è una combinazione di Energia e Ordine. Questo è Tutto.

Osservando tra le pieghe di questo Tutto, però, balza all'occhio che esistono sovrapposizioni topologiche, cioè molti punti di questo ipersviluppo di possibilità sono sovrapposti tra loro, e, pur avendo invertite alcune proprietà, esistono entrambi e coabitano.




Così, ad esempio, in ogni istante è sia vero che [io] sto vedendo un certo angolo di un mondo in un universo che esiste davvero e va avanti per conto suo, sia vero che il [mio] punto di vista in questo momento è l'unico film che Dio si è fatto, per vedere com'è esistere, e poi ha lasciato perdere per l'eternità.

Sia/sia, è quello il punto: non è una scelta tra una verità e un'altra: la verità imparziale delle infinite possibilità è che sono vere entrambe le cose, ad un qualche livello, insieme a molte altre.

È questo che intendo quando parlo di un sano 50% di solipsismo. Sospetto debba essere il carattere dominante del vero credente.




Quindi esistono ponti tra dimensioni, una rete inestricabile di verità diverse tra loro che pure coesistono; non è questione di scegliere tra una e l'altra, è più questione di saltare dall'una all'altra, perché esistono tutte, ma ognuna secondo i suoi percorsi, le sue leggi e con la sua caoticità.




Altro che Reality Surfing, questo è Reality Jumping.




Chiamo l'oggetto che ho descritto Iperspazio Omega, che si intende immobile nell'eternità come sviluppo di ogni possibilità. Compreso il Nulla.





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