Idee vs Esperienza




In un precedente post è emersa la questione dell'inadeguatezza dei modelli culturali a descrivere le esperienze della vita. Questa inadeguatezza è ciò che solitamente fa saltare i modelli, ma mentre scrivevo quella frase sapevo che spesso avviene l'opposto, cioè fino a quando non sei disposto a cestinare i modelli e imparare dall'esperienza, pretendi che l'esperienza si adegui ai modelli.

Ho spesso sculacciato la Scienza in questo blog, ma il problema della Scienza sta soprattutto in chi la pratica: sono l'arroganza e la superbia dei primati a metterla in posizioni ridicole, mentre il Metodo Scientifico - pur con i suoi vari limiti - è comunque un buon approccio: si formula una teoria, un modello, e poi lo si verifica con degli esperimenti, quindi esperienza, e se l'esperienza ci dice che il modello è sbagliato si butta via il modello, non si insulta l'esperienza.




Noi invece nella vita facciamo l'opposto: la Cultura dice che le cose funzionano [così e cosà] (tipo: noi siamo animali monogami oppure la Crescita Economica è infinita) quindi le cose sono organizzate [così e cosà] (tipo: matrimonio a vita con fedeltà sessuale oppure mettere un interesse sulla creazione del denaro è sensato). Poi se qualcosa non funziona secondo i modelli si insultano e si giudicano le persone, ma i modelli guai a chi li tocca.

Divertente. È bello vedere in questo periodo storico come le incongruenze ormai stiano arrivando al pettine, con la dissoluzione di pressoché tutto in un caos informe (libertà). Ma, avvenendo così in fretta la trasformazione, oggi abbiamo un miscuglio incredibile di persone con idee di tutti i tipi, dagli affezionati della tradizione che non possono nemmeno sospettare che ci sia qualcosa di sbagliato a monte, ai liberati completamente che navigano quasi alla giornata, a tutte le sfumature intermedie con la confusione personale che ne consegue.


"Non importa quant'è bella la tua teoria,
non importa quanto sei in gamba.
Se non rispecchia l'esperienza è sbagliata."


Tolti quelli che ancora stanno all'800 e quelli che non hanno più alcuna idea, tutti gli altri in mezzo adottano pezzi di questo e pezzi di quell'altro senza un ordine o una logica, tentando di far quadrare questi frammenti di modelli con le proprie abitudini e le proprie pulsioni istintive, vivendo così in un mare molto agitato e senza capire davvero che cosa gli succede e perché.

Se per caso ti senti in questa situazione, puoi cliccare qui sotto al post sull'etichetta "Nuova meccanica dell'amore" e leggere i post che vengono listati. Non sarà qualcosa di davvero organico ma sicuramente ti potrà dare qualche spunto di riflessione.


"L'esperienza senza teoria è cieca,
ma la teoria senza esperienza è puro divertimento intellettuale."


Detto questo, mi sono immaginato la situazione in cui qualcuno lo fa, e mi è venuto in mente anche un altro problema tipico di queste situazioni: ognuno vede le cose a modo proprio, ma tutti indistintamente hanno ragione, sentono le proprie idee come pezzi del proprio corpo, per cui esiste il caso in cui una persona può avere dei frammenti della Vecchia Cultura ancora attaccati nel cranio e vedendoli messi al muro dice "Eh, no! Non sono d'accordo!".




Mi diverte sempre quando qualcuno si preoccupa di dirmi che non concorda con metà di quello che dico, oppure che dico un sacco di stronzate. Mi diverte perché quello che dico, stretto all'osso, è di lasciar perdere qualsiasi idea! Non c'è nessuna verità, questo è il punto, è per questo che ognuno vede le cose a modo proprio. Quindi quando vedi che sgozzo come un maiale una qualche tua idea (come quella di fedeltà sessuale, ad esempio, oppure quella di Crescita Economica Infinita) non devi pensare che questa sia la mia idea... quello che sto facendo è uccidere un'idea, non porne un'altra.




È l'esperienza che ti rivela come funzionano le cose, non le idee. Devi stare a guardare, non dire o pensare come le cose dovrebbero stare. Se qualcuno ti preme per dire la tua opinione, la risposta più illuminata che puoi dare è "BOH". L'unica certezza è che le cose sono quello che sono, l'unica aspettativa che puoi farti è che andranno in qualche modo imprevedibile, e l'unica cosa che ti deve interessare è che la barchetta su cui navighi non si rovesci.

Tutto il resto sono illusioni, cioè guai pronti ad esploderti in faccia.


POST PIÙ LETTI DELL'ULTIMO MESE

Perché la figa sa di pesce

L'ultimo Messia - di Peter Wessel Zapffe

Attrazione e repulsione nelle relazioni

13 barzellette buddiste

Pensare oltre le parole

22 frasi di Lao-Tzu su Vita, Morte e Felicità

Atei vs credenti (e Bohsarkaz che li guarda)

Consapevolezza

Disegni dalla Fase Oscura

Coscienza vs Ego