Perché l'Europa non esiste(rà)
A guardare l'Italia tra piazze, movimenti, scioperi e posizioni fossili anti-storiche, mi sembra di vedere non un paese vivo, ma una manifestazione puramente folkloristica, priva di esistenza nel presente, men che meno proiettata al futuro. Quel che si fa, si fa per reminiscenza, non per una attuale spinta vitale. È un carnevale di maschere storiche.
Gli italiani sono un popolo anarchico e un po' piratesco perché di base non sono un popolo: l'Italia non si è fatta dal basso, è stata fatta dall'alto, mettendo insieme lingue e tradizioni che stavano benissimo per conto proprio e non avevano velleità unitarie. L'italiano vive con un vaffanculo di fondo verso tutto ciò che non siano gli affari suoi e della gente che ha attorno; d'altra parte da chiunque, a partire dai suoi stessi governanti, è sempre stato tradito, e la tradizione continua ancora oggi: si raccolgono i consensi facendo gli anti-Sistema, e una volta raccolti si diventa euroinomani.
Film visto troppe volte. Come quello che, chiunque vinca, poi indovina chi governa.
Ad esempio, da quando sono nato (quasi mezzo secolo fa) sento farneticare del divario Nord-Sud, e mi pare che, a fronte di ingentissime risorse buttate nel tentativo di colmarlo, il divario resti tale e quale. Forse che nessuno abbia intenzione di uniformarsi a qualcun altro? Ci scommetterei, anche se i soldi non fanno mai schifo a nessuno.
Non essendo l'Italia un paese nato da una volontà dal basso, non è unito e non lo sarà mai, esattamente come l'Unione Europea, che sarà sempre un fallimento perché gli europei non esistono e i vari popoli non hanno mai voluto l'unificazione (bancaria).
Esistono dei fanatici che dicono io sono europeo, ma ai miei occhi è come se si dessero la patente di scemi. Vittime della propaganda o paraculi prezzolati. Le menti semplici sono conquistate dalle idee semplici, e quella di uguaglianza è la più semplice che esista, peccato che la prendano come prescrizione assoluta - il solito fanatismo che agli umani piace tanto - e vogliano fare dell'intero universo una marmellata monocolore, in sostanza tornare al Big Bang, per qualche strana ragione che sanno solo loro - in realtà questa è una delle forme dell'escatofilia di cui parlavo altrove.
A proposito di escatofilia, è notevole come i vari popoli che sono stati forzati sotto il cappello dell'Unione Europea, nonostante la battente propaganda, abbiano sempre fatto resistenza, e la resistenza aumenta giorno dopo giorno sempre di più, mano a mano che i piccoli segnali della latente volontà auto-distruttiva delle élite diviene manifesta anche nella mente dei più distratti.
Da diversi punti di vista l'Unione Europea rappresenta un unicum nella Storia, un esperimento fatto sulla pelle di quasi mezzo miliardo di persone attraverso inganni e sotterfugi ma, soprattutto, il primo suicidio di civiltà della Storia. D'altra parte l'Europa era vecchia e stanca, non ha più grande spinta vitale perché ha già avuto tutto, fatto tutto, provato tutto e sbagliato tutto. Non le restava che l'eutanasia, ed è quello che sta facendo.
Ciò che sarà interessante vedere, nei prossimi decenni, sarà se i vari popoli che vi sono stati forzati sotto avranno l'energia per ribellarsi e disgregarla, oppure se saranno trascinati nel caos che cancellerà la sua Storia e la sua memoria, resettandola finalmente ad un luogo come qualsiasi altro nel mondo - che è ciò che desidera come Unione.
L'unico rammarico è che so che non vedrò mai in galera gente come il Salume Economico o il Vampiro di Ghiaccio. Spero almeno di veder finire le loro facce nei libri come i più grandi falliti della Storia.