Fa' la tua cosa

Pubblicato in origine il 5 giugno 2015



Le persone più affascinanti, creative ed originali sono quelle che fanno la loro cosa. Tanti fanno qualcosa, ma quelli che brillano come Stelle sono solo una parte: Leonardo da Vinci, Steve Jobs, Nikola Tesla, Fabri Fibra, Gesù, la lista è infinita. Qual è il loro segreto?




Il loro segreto è che fare la loro cosa è tutto ciò che fanno; non stanno continuamente a preoccuparsi di che cosa fa il vicino, non sprecano energia cercando di mettere i bastoni tra le ruote agli altri, non si paragonano e non paragonano i loro risultati, perché sono troppo presi a fare la loro cosa, guidati dalla passione di farla e non dai risultati indiretti, dal riconoscimento, dallo status, dal successo.

In tutto questo torniamo sempre al nostro amico Ego, che è in realtà il nostro più perfido nemico. Segni di riconoscimento:

• vedere un buon lavoro fatto da altri ti fa male? Ego!
• vedere il successo di altri ti fa male? Ego!
• il tuo umore viene influenzato da quello che dicono gli altri del tuo operato? Ego!
• senti che ciò che fai e i risultati che ottieni ti definiscono? Ego!
• paragoni continuamente il tuo operato con quello di altri? Ego!




L'Ego consuma buona parte della tua energia nel confronto e nell'attacco (immaginato o concreto) verso coloro che considera in qualche modo rivali, il che è tutta energia sprecata, perché non può ottenere risultati di sorta; se poi i rivali in questione sono di tipo non-egoico la guerra è persa in partenza, perché loro convogliano tutta la loro energia nella propria azione, anziché disperderla nel paragonarsi con gli altri.




Inoltre tutti i paragoni provocano sofferenza, quindi ti depotenziano e riducono la tua originalità, perché l'inevitabile conseguenza è finire per mettersi in scia di qualcun altro nel tentativo di emularne i risultati, uccidendo così il getto creativo originale. I grandi risultati non sono il frutto di un accurato scoppiazzamento di quelli bravi, ma il risultato di una immersione totale, quasi maniacale nel fare la propria cosa.

Sai che sei libero dall'Ego quando ti accorgi che il tempo che dedichi ogni giorno a pensare a chi sei e come sei, chi sono gli altri e come sono gli altri, corrisponde a ZERO. Zero sparato. Non hai tempo da perdere in queste scemenze perché stai facendo la tua cosa.

Io dico sempre: chi tu sei non è un tuo problema. Fa' la tua cosa, cioè: vai!

Vai, vai, vai!

Un altro modo per dirlo è: tu sei il centro del tuo Universo, sei il punto Zero all'incrocio degli assi cartesiani. Ogni altra cosa è relativa a te, ma tu non puoi essere definito, ecco chi sei nel tuo Universo: lo Zero. l'Origine, il nulla, niente.




Cercare chi tu sia è una ricerca destinata a fallire, quindi un terribile spreco di energia; invece di tentare di parametrizzarti in un qualche sistema di riferimento esterno, cerca di capire che non puoi, è un lavoro che non ha mai fine, è come andare in giro per il mondo aspettando di vedere la tua nuca!

Sei un occhio che vede avvenire delle cose, ti vedi fare delle cose ma non ha senso tentare di definirti perché non c'è nulla che possa essere definito! Al massimo c'è una scimmia parlante che a seconda del contesto in cui si trova può collocarsi in certe caselline piuttosto che altre, ma se cambia il contesto cambiano le caselline, e la ragione è che tu non sei le caselline e le caselline non sono te, le caselline sono solo schemi mentali che appartengono ad un contesto esterno a te e che sono diverse in diversi contesti.

Ti accorgi di questo quando, per esempio, viaggi in una cultura molto diversa dalla tua, in cui le caselline che inquadrano le persone sono completamente diverse da quelle della tua cultura di origine: ti ritrovi nullo, in quel momento, perché ogni precedente definizione di te, lì non vale più, non esiste, eppure continui a respirare! Come può essere? In questo modo impari, per esempio, a non dire più

«Io sono un operaio/avvocato/imprenditore/...»

ma

«Io faccio l'operaio/avvocato/imprenditore/...»

È una differenza sottile ma sostanziale, è la scelta di un verbo che segnala una Rivoluzione interna, è passare da una società castale come quella indiana (fino al '59) ad una società basata sulla parità e l'uguaglianza.

L'unica cosa reale della vita è l'esperienza della vita, cioè il vederla avvenire. Tu sei l'Occhio, e ciò che vedi è il punto della questione. Non sai nulla e non sei nulla, il gioco è solo navigazione, attività, movimento, creazione, contemplazione, e più ti liberi dalle caselline mentali e dai paragoni, più sei libero di esprimere la tua energia alla sua piena potenza.


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