"Crisi mistiche" e altri modi per non-esserci


Auto-distruzione sostenibile


Prendo spunto da questo articolo: Mio marito ha una crisi mistica!!! e dai relativi commenti. Ce ne sarebbe da riempire una Treccani, ma su questi temi molto nel Gregge c'è già; piuttosto vediamo di mettere a fuoco il centro di gravità attorno a cui queste storie e idee ruotano.


La risposta della psicologa

Intanto la risposta della psicologa, che, per lo meno, è di un livello superiore ai commenti, anche se non così superiore da giustificarne la boria giudicante: come tutti i commenti mostra di prendere per veri_a_priori una serie di assunti che sono tutti da dimostrare:

1) La vita è meravigliosa™ e ne vale sempre la pena;

2) Il formato Famiglia_Pan_di_Stelle™ non è uno schema culturale arbitrario ma la Verità Naturale Assoluta (gli islamici si sbagliano tutti); ne consegue che Famiglia_Pan_di_Stelle™ = Dovere = Piacere;

3) in generale la nostra - o qualsiasi altra - Cultura non è un grumo di abitudini ma la Verità Assoluta.




L'aspetto più apprezzabile della sua risposta è il giochino sulla formula "cercare sé stessi", anche se non esaurisce il problema (se lo esaurisse, vorrebbe dire che la psicologa ha capito davvero la situazione, ma se l'avesse capita non perderebbe nemmeno tempo rispondendo alla lettrice): cerchi te stesso quando ti sei perso; prima pensavi di sapere chi eri, cioè avevi un'immagine_di_te, che noi sappiamo si chiama Ego. Quando il tuo Ego esplode vai a cercare te stesso, il che inizialmente è il tentativo di ricostruire un nuovo Ego, cioè di ri-etichettarti in un Sistema di Idee nuovo che funzioni meglio.

Qui dobbiamo notare due cose:

1) il tuo Ego esplode quando il Sistema di Idee che avevi prima non regge più di fronte ai dati di esperienza: ti avevano insegnato che le cose stavano così_e_cosà, invece l'esperienza ti ha mostrato che non è vero; pensavi che eseguendo il copione saresti stato completo e felice, invece nessuno dei suddetti. La presunta Verità è caduta: non sai più come interpretare il mondo, quindi non sai più che cosa sei tu. Crisi nera.




2) il tempo passato con un Ego a brandelli ti ha mostrato il vuoto cosmico che c'è dietro a quel fantoccio, ed è questo che ti ha spaventato sul serio: non sai più chi sei, ma sai che non sei chi credevi di essere e, di conseguenza, chi le altre persone attorno ti credevano; loro aspettano il ritorno di quella persona-fantoccio, ma non c'è più; quindi chi sei? Allora vai a cercare, e se non ti incagli in un altro Sistema di Idee - sbagliato quanto il primo - che ti ridefinisca, arrivi a scoprire che non esisti: tu sei l'Universo, sei un'esperienza di movimento, e nient'altro. Non c'è niente da cercare o, meglio, non c'è niente da trovare.

Ciò che prima credevi di essere era definito dalle altre persone, viventi e trapassate, attraverso la tua Cultura che è solo linguaggio fossile, un grumo di regole e di ritornelli senza molto senso né fondamento, e che non ha alcun interesse in te come punto focale di esperienza o come organismo, ha interesse solo alla tua classificazione, inibizione e riproduzione. Mentre sbiadisce questa Verità illusoria, sbiadisce pure l'immagine di te che ne è il riflesso.




È curioso che una psicologa, cioè - in teoria - una studiosa dello Spirito, sia così ironica verso chi rivolge l'attenzione dal Mondo Materiale (società, lavoro™, famiglia™, riproduzione, Storia, etc) verso il Mondo Spirituale (ricerca di una verità più profonda, esplorazione mistica), ma si spiega molto bene considerando che essere psicologi in Occidente significa muoversi in un contesto di scientismo materialista, mantenendo tutti gli assunti culturali intatti ed operativi, quindi la psicanalisi serve solo - se funziona - a farti tornare sorridente a timbrare il cartellino e fare la spesa, non esistono altri orizzonti concepibili perché la Società è perfetta, non puoi che essere felice di starci dentro e, se non sei felice, sei malato™.

Se esci da questo contesto, sei come minimo un "fuggitivo", un "narcisista" se non un finto messia, un aspirante guru, insomma un mattacchione che non ha ancora capito che la Verità Ultima sta nelle pagine del Corriere della Sera: media et labora.




Fuga dal mondo » mistici, frati, monaci e il dolce far nulla

Qui veniamo più vicini al nocciolo della questione. In uno dei commenti si legge: "frati [...] maschi che stanno là a fare nulla".

Non è che possiamo essere tutti genii, ma se non altro questa donna mette in luce un assunto culturale molto occidentale: "Il Vero Maschio si dà da fare™", oltre all'ignoranza di quello che è concretamente la vita dei frati. Se anziché giudicare sulla scorta della programmazione del Corriere questa donna osservasse e pensasse, si renderebbe conto che c'è questa curiosa tendenza trans-culturale, da parte di una certa quota di persone, a ritirarsi fuori dal mondo e non riprodursi: significa che il Dono della Vita™ non è proprio sempre ben accetto, ci sono molti che vengono messi al mondo da qualcuno che si dà da fare™ e che, vedendo che cos'è il mondo, che cos'è l'umanità e che cos'è la vita nella Società, decidono di tirarsene fuori e di non imporre lo stesso dono™ a qualcun altro.




Avevamo già parlato del legame tra misticismo e Fine della Storia. Nel caso di frati, monaci, mistici e compagnia, spesso si tratta di persone che hanno visto attraverso il paraocchi culturale da abbastanza giovani, e così si sono sfilati dalla Giostra prima di fare il danno, ma non tutti sono così fortunati.

Altri, tanti, si adeguano e tengono duro finché il crollo dell'illusione non è inevitabile o il livello di disagio nella recitazione sociale 24/7 diventa intollerabile, e solo allora fanno ciò che avrebbero dovuto fare 20 anni prima.




Spesso le donne hanno questo vizio di guardare al genere maschile solo in termini di che cosa farebbe comodo a loro (vedi L'Uomo ideale), quando basterebbe osservare gli altri maschi primati per capire che cosa c'è sotto alla maschera di ipocrisia che gli è imposta. Certo, gli uomini non sono estranei alla responsabilità delle distorsioni a cui entrambi i sessi sono sottoposti, ma il punto è che si tratta di enormi distorsioni di cui i sessi soffrono nell'Illusione Culturale, e spesso la pressione fa saltare i coperchi.

Comunque, tutto questo spiega benissimo perché questi uomini - quello del titolo e altri nelle storie dei commenti - non solo spariscono, ma perdono anche ogni interesse nella prole. Se stai ancora leggendo e non capisci perché, non hai ancora capito qual è il nocciolo della questione.


"La realtà è una prigione"


Finché il gioco da tavolo della Società ti diverte puoi non accorgerti di nulla, ma quando ti rompi le scatole e ti accorgi che sei ammanettato al tavolo, la situazione si fa spinosa.

Quando l'Ego salta, quando nulla ti definisce più, i "tuoi" figli non sono diversi da qualsiasi altro sfigato che calpesta il mondo tentando di non farsi calpestare, e se esistono è perché tu li hai portati in questo mondo da cui tu stesso, ora, cerchi di tirarti fuori. Chiaro? Non è difficile. Non è questione di responsabilità, questi uomini sono al di là di simili considerazioni: stanno solo aspettando di sciogliersi nella Grande Luce per sempre, e in cuor loro augurano lo stesso al più presto anche ai figli che hanno generato; prendono questa via perché sono dei moderati, tagliano tutti i fili con la Storia, non hanno più fretta né paura, se credono ai dogmi del cristianesimo evitano il suicidio perché a Dio non piace, quindi si mettono in stand-by in attesa della fine naturale. Altri, con carattere diverso, sterminano la famiglia prima di auto-distruggersi, che è la via rapida per rimediare al danno, alla situazione e al disagio.




Ma questi personaggi che vanno in "crisi mistica" o che distruggono tutto sono quelli che più di tutti hanno preso sul serio la faccenda, perché la stragrande maggioranza di quelli che capiscono che La Cultura non è tua amica semplicemente saltano fuori dal Mulino Bianco™ che hanno costruito mentre erano sotto l'Ipnosi Socio-Mediatica, spariscono e non ne costruiranno mai più un altro. Altri iniziano un lungo percorso di auto-distruzione tradizionale con alcool, fumo, farmaci, spericolatezza, e i più duri di comprendonio, anziché mettere sotto accusa l'Illusione Culturale, pensano che gli sia solo andato male il primo lancio di dadi, fuggono dalla prigione A e ci riprovano con la prigione B, e poi con la C e così via.




L'umanità è composta dai figli e dai nipoti di quelli che hanno creduto che ne valesse la pena™. Tutti gli altri non hanno avuto discendenza. La conseguenza di questo è che la Cultura (linguaggio fossile) ti dice che la cosa più importante e bella e luminosa è la Riproduzione, ma non ti dice l'esatto contrario perché quelle voci si sono auto-silenziate per estinzione, e ciò che ne è rimasto è stato storpiato e rigirato nel verso opposto da quelli che si danno da fare™.


Immagine trovata sul web con ricerca "obbedisci".
Si commenta da sé, ma con EQUlibrio.
Però non precisa quale Dio
e non certifica l'origine divina delle leggi che gli sono attribuite.


È tutto fuorché sorprendente che ci sia in ogni tempo una quota di persone che dirottano da quest'illusione e puntano dritti verso la Fine della Storia. Chi da subito, chi da un certo punto in poi. Tutta la questione ruota attorno alla domanda Ne vale la pena? e non c'è nulla di incredibile nel fatto che ci sia qualcuno che risponde No. In teoria dovrebbero essere almeno metà delle persone, una delle ragioni per cui non è così è che la Cultura ti pone implicitamente, come argomento di Fede, che Ne vale la pena!

E che scherziamo?

...per cui, arrivare nella solitudine della propria mente a vedere questo inghippo, porsi la domanda e rispondersi con sincerità e/o con intelligenza, richiede per forza di cose che crolli il muro di Illusioni Culturali con tutte le sue pippe su responsabilità e doveri, il che corrisponde specularmente al crollo dell'Ego, cioè a fare un tuffo in una dimensione molto più ampia rispetto alla casa di Barbie dell'Illusione Culturale, che è dove abbiamo iniziato.

Chiaro, Finzi?


"Robin Williams
Armi di auto-distruzione"

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