Intrattenimento (e soluzioni per la vita)
Ciao,
il dramma di aver scoperto come questo blog si sia trasformato, guardandolo col senno di poi, in un Sistema Operativo Umano - essendo la storia di un percorso di comprensione dell'esistenza - è che adesso non posso più davvero usarlo come blog, cioè per raccontarla a tempo perso ad una comunità di persone.
Che faccio, creo un blog parallelo?
Che faccio, creo un blog parallelo?
Per quanto mi riguarda quel percorso è finito: la zona centrale, il Mistero sferico che ne è il cuore, è lì da tempo, così come da tempo è consolidato il Reality Surfing, cioè la modalità di navigazione del Tempo che è la conseguenza pratica di tutto, completando la trinità centrale con la trilogia di Sarkephterixqway, sulla magia di primo livello: il potere della parola.
Questa trinità centrale è un tesoro inestimabile a cui pochi arrivano - lo vedo dalle statistiche - perché sta al centro della ragnatela, e nella maggior parte dei casi chi percorre i fili, che dalla superficie giungono fino al centro, si ferma prima. Pochi sono quelli che nel procedere si accorgono di star scivolando sempre più in profondità nel Buco Nero di cui l'esistenza è emanazione.
So che è giusto così.
Mi immagino il passante che legge qualcosa e pensa: "Ma che marea di cazzate, questo è un coglione!" e non immagina quanto, nel pensare questo, sia di fronte ad uno specchio. Ad esempio come si può spacciare un Sistema Operativo Umano che include l'Estinzionismo? Comprendere questo è possibile solo al punto di arrivo, quando non si ha più davvero bisogno di leggere altro, né qui né altrove.
La parte più ostica sembra essere proprio Sarkephterixqway: di quei pochi che leggono la Lode, praticamente nessuno procede nei successivi due post, che - in teoria - chiariscono rapidamente come ci si può liberare in un istante dalla gabbia di parole della Programmazione Culturale e dall'incantesimo mediatico, acquisendo al contempo il vero Potere nel mondo, la scienza e l'arte dei Joker: creare la realtà partendo dalla realtà.
Proprio per via di questo mio conflitto tra l'opera e la chiacchiera, ho di recente rimosso alcuni post che mi erano "scappati" sulla contingenza politica, e altri ne eliminerò in futuro; lo dice la parola stessa: contingenza è il contrario di eternità, ciò che è contingente è valido solo in un dato momento, ciò che è valido sempre è eterno.
Dato il modo in cui si pone oggi [La forma del Gregge], il contingente deve essere rimosso. L'unica parte di contingenza che lascerò è quella dei primi anni, perché quegli sfoghi rendono il colore e lo spirito di quella fase del percorso, e hanno un valore per quella ragione. Se, al contrario, oggi mi diverto a sputare sull'Unione Europea o sull'Euro - sacrosanto intento - sto solo godendomi in modo masturbatorio la piccola potenza di fuoco di cui dispongo, perché queste istituzioni sono solo scemenze che saranno cancellate dalla Storia come l'impero di Gengis Khan o il culto di Moloch.
Stesso discorso se derido la demenza dei radical-chic, dei bigotti o delle femministe: sono perfettamente consapevole che non c'è Storia senza stupidi, gli stupidi e i fanatici sono necessari all'esistenza quanto il combustibile al comburente, quanto il maschio alla femmina, quanto il vuoto alla materia.
E naturalmente ci sono cose che non scriverò mai, certamente non qui e probabilmente nemmeno altrove. Alcune semplicemente non si possono¹ dire, altre non si possono² dire, altre ancora è saggio non dirle (anche se mi piacerebbe tanto!).
D'altra parte per molte di queste vale il discorso che chi le vede, le vede, e non ha bisogno di leggerle, e chi non le vede, non le vede, ed è molto meglio che non le legga.
Questo non esclude, comunque, che disponga per farle saltar fuori quando anch'io sarò saltato fuori. Così, giusto per lasciare un bel ricordo.
Tuttavia, proprio per via della dilagante e sempiterna demenza del mondo, risulta chiaro che, in termini più generali, il luogo in cui stare per essere relativamente tranquilli è nelle zone marginali della civiltà: se immaginiamo il gradiente che dai centri delle metropoli sfuma verso le ormai rare zone naturali incontaminate, dobbiamo immediatamente scartare le aree di cintura metropolitana, perché sono quelle di massimo degrado e conflitto sociale, quelle che gli ultimi 20 anni di politica allucinatoria hanno reso una polveriera.
D'altra parte per molte di queste vale il discorso che chi le vede, le vede, e non ha bisogno di leggerle, e chi non le vede, non le vede, ed è molto meglio che non le legga.
Questo non esclude, comunque, che disponga per farle saltar fuori quando anch'io sarò saltato fuori. Così, giusto per lasciare un bel ricordo.
Tuttavia, proprio per via della dilagante e sempiterna demenza del mondo, risulta chiaro che, in termini più generali, il luogo in cui stare per essere relativamente tranquilli è nelle zone marginali della civiltà: se immaginiamo il gradiente che dai centri delle metropoli sfuma verso le ormai rare zone naturali incontaminate, dobbiamo immediatamente scartare le aree di cintura metropolitana, perché sono quelle di massimo degrado e conflitto sociale, quelle che gli ultimi 20 anni di politica allucinatoria hanno reso una polveriera.
In pura teoria si potrebbe pensare che le posizioni migliori siano le aree radical-chic fighette e protette, ma sono costose e sono insidiate da tutta l'invidia e la follia delle cinture, quindi sono le aree predilette da attentatori e vendicatori; inoltre sono gli obiettivi più succulenti dal punto di vista bellico, perché cancellare una metropoli significa far fuori in un colpo solo milioni di civili, di competenze e di centri di gestione e controllo.
Restano quindi solo le aree semi-rurali dove il problema può essere al massimo un diffuso bigottismo, ma questo pare il male minore se paragonato al resto, e sappiamo tutti che il bigottismo è sempre solo una questione di facciata: sotto-sotto tutto il mondo è paese, e tutti siamo bestie, tirate pulite e pettinate.