Matrimonio Gay
Bene, sembra che la Bibbia e i rompicazzo in generale abbiano appena preso una tegola in testa.
Comunque resta un'assurdità. Il vero problema è il matrimonio etero, quello gay è solo una risposta inevitabile che a questo punto doveva esserci, e ha ragione chi dice che presto arriverà il matrimonio uomo-cane, e poi cane-gatto e così via.
Quello che lascia l'amaro in bocca è l'atteggiamento catastrofista di quelli che hanno paura di veder scomparire tutto in una nuvola di polvere solo perché della gente in una stanza scrive delle cose.
Non lo dirò mai abbastanza: uscite dai miraggi del linguaggio!
Il matrimonio non esiste, il matrimonio è solo una parola che non indica niente di reale; non puoi ordinare un etto di matrimonio, e la ragione è che non esiste! Quindi questa grande vittoria dei gay è uno di quei fenomeni pazzeschi che solo agli umani possono interessare perché gli umani vivono in una realtà allucinatoria: lottano e festeggiano per cose che non esistono mentre distruggono il pianeta su cui vivono senza fare una piega.
L'unica reale utilità del matrimonio gay è il confondere l'ordine su cui si è basata la società nei secoli passati e che ormai è diventato una prigione da cui tanti cercano di uscire. È solo una prigione mentale, ma per chi vive molto integrato con una certa parte degli umani può diventare un problema concreto. Per questo si parla di speciazione culturale: quando ti stanchi di assecondare le allucinazioni tradizionaliste e decidi di vivere da persona libera la via più pratica è sfilarsi completamente da quel giro e lasciare che affondi da solo nelle sue allucinazioni.
Ovviamente se due persone vogliono stare insieme nessuno glielo vieta; se poi si rompono i coglioni possono mandarsi affanculo. Che bisogno c'è di sancire queste fasi con documenti e festeggiamenti? È l'allucinazione burocratica, da cui discende il se possono loro posso anch'io, e così via senza fine.
E in mezzo a questo i pazzi senza ritegno che pensano di sapere che cosa è naturale e che cosa no, che devono assolutamente intervenire nella vita dei vicini, che svalvolano quando gli si cambiano le carte in tavola, che sono resi folli da una religione, etc etc etc.
Il mondo è folle. Ma tanto.